Antichi, poco esatti nelle descrizioni delle passioni e de' caratteri: e perchè.
Ancients, not very exact in the descriptions of passions and characters: and why.
3482,1Antichi. In metafisica e in morale han conosciuto e detto tutto.
Ancients. Regarding metaphysics and morals they knew and said everything.
4172,3Antichi. anzi sapeano in queste cose metafisica e morale più de' moderni: e perchè.
Ancients. in fact, they knew more about these things metaphysics and morals than the moderns: and why.
4192,1 4206,43[3482,1] Ne' tragici greci (così negli altri poeti o
scrittori antichi) non s'incontrano quelle minutezze, quella particolare e
distinta descrizione e sviluppo delle passioni e de' caratteri che è propria de'
drammi (e così degli altri poemi e componimenti) moderni, non solo perchè gli
antichi erano molto inferiori a' moderni nella cognizione del cuore umano, il
che a tutti è noto, ma perchè gli antichi nè valevano gran fatto nel dettaglio,
nè lo curavano, anzi lo disprezzavano e fuggivano, e tanto era impropria degli
antichi l'esattezza e la minutezza quanto ella è propria e caratteristica de'
moderni. Ciò nel modo e per le ragioni da me spiegate altrove pp. 1482-83.
[4172,3]
En métaphysique, en
morale, les anciens ont tout dit. Nous nous rencontrons avec eux, ou
nous les répétons. Tous les livres modernes de ce genre ne sont que des
redites.
*
Voltaire, Dict. philosoph. art. Emblême.
(Bologna. Giovedì santo. 1826. 23.
Marzo.).
[4192,1]
Il detto del Bayle, che la ragione è piuttosto uno
strumento di distruzione che di costruzione, si applica molto bene, anzi ritorna
a quello che mi par di avere osservato altrove pp. 2705-15 , che il progresso dello
spirito umano dal risorgimento in poi, e massime in questi ultimi tempi, è
consistito, e consiste tutto giorno principalmente, non nella scoperta di verità
positive, ma negative in sostanza; ossia, in altri termini, nel conoscere la
falsità di quello che per lo passato, da più o men tempo addietro, si era tenuto
per fermo, {ovvero} l'ignoranza di quello che si era
creduto conoscere: benchè del resto, faute de bien observer ou raisonner, molte
di siffatte scoperte negative, si abbiano per positive. E che gli antichi, in
metafisica e in morale principalmente, ed anche in politica (uno de' cui più
veri principii è quello di lasciar fare più che si può, libertà più che si può),
erano o al pari, o più avanzati di noi, unicamente perchè {ed
in quanto} anteriori alle pretese
4193
scoperte e cognizioni di verità positive, alle quali noi lentamente e a gran
fatica, siamo venuti e veniamo di continuo rinunziando, {e
scoprendone} conoscendone la falsità, e persuadendocene, e promulgando
tali nuove scoperte e popolarizzandole. (Bologna 1.
Settembre. 1826.).
[4206,3]
Alla p. 4183.
Questa novelletta, poichè per tale io la tengo, mi fa ravvisare una nuova
somiglianza tra i costumi antichi e i moderni; cioè mi fa credere che i greci
antichi inventassero degli esempi di ridicola e bestiale costanza da apporre
agli spartani, come noi ne inventiamo di bêtise e di
sciocchezza da apporre ai tedeschi e agli svizzeri (addietro tu e muro); come altri ne inventano di scelleraggine vile,
feroce, traditrice e coperta, da apporre agl'italiani, ec: in somma che gli
Spartani fossero per gli antichi belli spiriti, {ed anche
popolarmente nella opinione della Grecia,} il
soggetto di motteggi e di novelle, al quale si riportassero anche degli esempi
veri, ma appartenenti ad altre persone; come noi italiani siamo il tipo della
ferocia traditrice per altre nazioni ec. (Bologna.
26. Sett. 1826.). {{V. p.
4217.}}
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