[1109,1] Sia poi che l'antico volgare latino, o che quello
de' tempi bassi, o quelli finalmente che ne derivarono, li ponessero in uso;
certo è che le nostre lingue figlie della latina abbondano di verbi formati dal
participio di altri verbi simili latini antichi, laddove questi nuovi verbi non
si trovano nella buona latinità; come {usare (Glossar.) abusare ec. da usus
di uti, ec.}
inventare da inventus
participio d'invenio, infettare da infectus participio d'inficio, {+traslatare da translatus di transferre, benchè da
questo verbo gl'italiani abbiano anche trasferire;
(translatare è nel Glossario.)}
{+fissare e ficcare
(fixer, fixar) da fixus ec. (Glossar. fixare oculos.); disertare, déserter ec.; despertar
da experrectus di expergiscere; v. p. 2194}
{+votare da votus di vovere;
(glossar.) da junctus di jungere lo spagnuolo juntar, (non è nel Glossar. bensì Iuncta per Giunta, voce
presa da scrittori spagnuoli latinobarbarici); invasare da invasus di invadere; (il Gloss. ha invasatus, cioè {obsessus} a dęmone) confessare
(Glossar.) da confessus di confiteri; e così mille altri. v. p. 1527. e p. 2023.} (I due {primi} verbi non si trovano nel Du fresne). {V. p.
1142.} Parecchi de' quali stanno nelle lingue nostre in
cambio de' loro primitivi latini, usciti d'uso, {e pare che
nel formarli non si avesse più riguardo alla natura de' verbi
continuativi.}