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[2471,1]  Alla inclinazione da me più volte notata e spiegata pp. 85-86 p. 230 pp. 339-40 pp. 486-88 pp. 1535-37, che gli uomini hanno a partecipare con altri i loro godimenti o dispiaceri, e qualunque sensazione alquanto straordinaria, si dee riferire in parte la difficoltà di conservare il secreto che s'attribuisce ragionevolmente alle donne e a' fanciulli, e ch'è propria altresì di qualunque altro è meno capace o per natura o per assuefazione di contrastare e vincere e reprimere le sue inclinazioni. Ed è anche proprio pur troppe volte degli uomini prudenti ed esercitati a stare sopra se stessi, i quali ancora provano, se non altro, qualche difficoltà a tenere il segreto, e qualche voglia interna di manifestarlo (anche con danno loro), quando sono sull'andare del confidarsi con altrui, o semplicemente del conversare, o discorrere,  2472 o chiaccherare. {+Dico lo stesso anche di quando il segreto non è d'altrui ma nostro proprio, e quando noi vediamo che il rivelarlo fa danno solamente o principalmente a noi, e come tale, ci eravamo proposto di tacerlo, e poi lo confidiamo per isboccataggine.}

Memorie della mia vita.Trattato delle passioni, qualità umane ec.Comunicare altrui i piaceri e i dispiaceri propri (inclinazione dell'uomo a).Segreti.Solitudine.85,5230,1339,2486,11535,1