Cavalleresche (idee, spirito, favole ec.).
Chivalric (ideas, spirit, tales etc.).
1084,1La galanteria verso le donne non è dovuta alla Cavalleria nè a' popoli del nord.
Gallantry toward women is not owed to Chivalry, nor to the peoples of the North.
4053,3 4144,3[1084,1]
Alla p. 1078.
Riferite a questo (per altro effimero e debole e falso) risorgimento della
civiltà, la mitigazione del dispotismo, e la intolleranza del medesimo più
propagata: il perfezionamento di quello che si chiama sentimentale,
perfezionamento che data dalla rivoluzione: il risorgimento di certe idee
cavalleresche, che come tali si mettevano in pieno ridicolo nel 700, e in parte
del 600 (come nei romanzi di Marivaux
ec.); {+al qual proposito è noto che il
Mariana attribuisce al Don Chisciotte (che è
quanto dire al ridicolo sparso sulle forti e vivaci e dolci illusioni)
l'indebolimento del valore (e quindi della vita nazionale, e gli orribili
progressi del dispotismo) fra gli spagnuoli. Ho detto il Mariana, e così mi pare. Trovo però lo stesso
pensiero nel P. d'Orléans, Rivoluz. di Spagna lib. 9. Ma il Mariana mi par citato a questo
proposito dalla march. Lambert, Réflex.
nouvelles sur les femmes).} e così di tante
altre opinioni e pregiudizi sociali, ma nobili, dolci e felici ec. che ora non
si ardisce di porre in ridicolo, com'era moda in quei tempi: un certo maggiore
rispetto alla religione de' nostri avi ec. ec. Cose tutte che dimostrano un
certo ravvicinamento del mondo alla natura, ed alle opinioni e sentimenti
naturali, ed alcuni passi fatti indietro, sebbene languidamente, e per miseri e
non vitali, anzi mortiferi principii, cioè il progresso della ragione, della
filosofia, de' lumi. (24. Maggio 1821.).
[4053,3] La galanteria degli antichi italiani può esser
dimostrata dall'etimologia del nome generico di donna,
etimologia che in nessun'altra lingua cred'io, nè moderna nè antica si troverà
nel corrispondente nome. (24. Marzo. Vigilia della SS. Annunziata.
1824.). {{V. p.
4067.}}
[4144,3] Si sa quanto poco fossero considerate le donne
presso i Greci e i Romani, e come il servirle e trattarle quasi superiori agli
uomini, come si fa oggi, non avesse origine, secondo il Thomas (Essai sur les
femmes), se non {nei tempi cavallereschi}
dai costumi dei settentrionali conquistatori di europa, i
quali avevano un'antica loro superstizione che riguardava le donne come tante
deità. Nondimeno pare che a tempo degl'Imperatori romani la condizione delle
donne fosse già molto simile alla presente. Lascio le odi di Orazio e i libri di Ovidio, Tibullo, Properzio ec. Epitteto
Enchirid. cap. 62. Aἱ
γυναῖκες εὐϑὺς ἀπὸ τεσσαρεσκαίδεκα ἐτῶν ὑπὸ τῶν ἀνδρῶν κυρίαι καλοῦνται.
τοιγαροῦν ὁρῶσαι ὅτι ἄλλο μὲν οὐδὲν αὐταῖς πρόσεστι, μόνον δὲ
συγκοιμᾶσϑαι τοῖς ἀνδράσιν, ἄρχονται καλλωπίζεσϑαι καὶ ἐν τούτῳ πάσας
ἔχειν τὰς ἐλπίδας.
*
Dove trovo nelle note: V. Serv. ad. Virg.
Æn. 6. 397.
Suet. in
Claud. c. 39.
*
(Bologna. 1825. 10. Ottobre.). {{V. p. 4246.}}
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cioè : galanteria di questo nome ec. ec. (1827) (2)
maltrattate da' Greci e da' Romani antichi, sotto gl'Imperatori erano già oggetto di galanteria. (1827) (1)
Donne. (1827) (1)
. Suo stato, costumi ec. antichi e moderni. (1827) (1)
Illusioni. (1827) (1)