Genitivo per l'accusativo o il nominativo ec. in greco, italiano, francese ec.
Genitive used instead of the accusative or nominative, etc. in Greek, Italian, French, etc.
3560,2 3907,1 4012,2 4035,2 4125,3.10 4146,3 4160,7 4162,3.11 4163,10 4179,1 4200,3 4227,5 4229,1[3560,2] Francesismo ed italianismo (fors'anche spagnolismo)
3561 del genitivo plurale invece dell'accusativo
del medesimo numero, appresso Aristot.
Polit. l. 3. ed. Flor. ap. Iunt. 1576. p. 209. mezzo, e veggasi
quivi il commento di Pier Vettori.
(30. Sett. 1823.). {Noi ed i francesi usiamo il genititvo plurale anche in vece del
nominativo plurale. Anche in caso terzo ec. a di
molti, con di molti, à des femmes ec.}
[3907,1]
3907
Alla p. 2924.
personale: ταῦτα μὲν οὕτως
ἕχει, οὕτως ἐχέτω
*
ec. ec. Impersonale εἴ
περ ἔχει τὸν τρόπον τοῦτον
*
(se così è). Aristot.
Polit.
Flor. 1576. p. 557. fin.
ἐν αἰγύπτῳ τε γὰρ ἔχει τὸν
τρόπον τοῦτον
*
p. 590 fin.
ὅπου μὴ τοῦτον ἔχει τὸν
τρόπον
*
p. 595. In italiano non credo che avere per essere sia mai
veramente impersonale. Ci ha molti è il {singolare pel plurale,} come in greco co' nomi neutri, e
in italiano, massimo antico o volgare, assai spesso. Dunque in questa frase v'è
la persona, cioè molti. Ebbevi di
quelli che ec. Si sottintende alcuni. Pur questa frase (e simili) per
se stessa è impersonale, e può chiamarsi così, giacchè in origine in tutte le
frasi impersonali qualche cosa si sottintende, come nelle soprascritte greche τὰ
πρὰγματα e simile. (26. Nov. 1823.).
[4012,2] Uso di porre i genitivi plurali, in vece de'
nominativi, col pronome alcuni, ovvero di questo
pronome co' detti genitivi, nel qual caso quest'uso verrebbe a essere ellittico.
Proprissimo de' francesi, proprio ancor sommamente degli italiani, non solo
moderni e francesizzati, come si crede, ma antichi, di tutti i tempi, ed ottimi
e purissimi. Credo ancora degli spagnuoli. Mi pare aver detto altrove p.
3561
p.
3907 come quest'uso è un pretto grecismo. Aggiungici ora l'esempio di
Luciano, Nigrin.
opp.
Amstel. 1687. t. 1. p. 34. lin. 15-6. e vedi i
grammatici greci dove parlano della Sintassi, che certo denno aver qualche
cosa sopra questo genere di frasi ec. (12. Gen. 1824.). Nel
cit. esempio τῶν ϕιλοσοϕεῖν προσποιουμένων
*
si
sopprime evidentemente il τινάς al nostro modo e de' francesi. (12.
Gen. 1824.). {#1. V. ancora
lo stesso Luc. l. 178. lin.
25. 26. dove pur sottintendesi τὶ o τινὰ.}
[4035,2] Genitivo plurale in vece dell'accusativo col pronome
alcuni o alcuno del che
altrove pp. 3560-61
p.
4012. Luciano in Scytha, opp. 1687. t. I. p. 598. init. δεῖξαι τῶν λόγων ὑμῖν
*
cioè ex meis
orationibus o doctrinis, il qual luogo è
bene interpretato dal Grevio nella
fine del tomo, il quale è da vedere. (22. Feb. Domenica.
1824.).
[4146,3] Il genitivo per l'accusativo. Teofrasto
Caratteri, cap. 16. περὶ
δεισιδαιμονίας: δάϕνης εἰς τὸ στόμα
λαβών
*
, preso del lauro in bocca.
[4160,7]
῾Hττημένη τoῖς πρώην
ἡ τύχη καϑ᾽ ἕνα τῶν ἀγώνων προσϕέρουσα, νῦν τι
καινὸν[καινότερον] ἐτεχνάσατο κaϑ᾽
ἡμῶν
*
. Severus Sophista
Alexandrinus in Ethopoeiis
editis a Galeo in libello
cui tit. Rhetores selecti nempe cum Demetrio περὶ ἑρμηνείας ec.
Oxon. 1676., Ethop. 3. pag. 221. Il
genitivo per l'accusativo. (Bologna. 16. Dic.
1825.).
[4163,10] Il genitivo per l'accusativo Epitteto cap.
70. ἐπίσπασαι ψυχροῦ ὕδατος
*
{{, piglia una boccata d'acqua
fresca.}}
[4179,1]
4179
Fammi sentir
di quell'aura gentile.
*
Petr. Canz.
Amor, se vuo' ch'i' torni al giogo antico
*
v.
31. cioè stanza 3. v. 1. Il genitivo per l'accusativo. {+V.
ancora Canz. Quando il soave, stanza 4. v. 4 e Son. S'io fossi, v.
ult.}
(3. Maggio. Festa della S. Croce. Vigilia dell'Ascensione.
Bolog. 1826.).
[4200,3] Il genitivo per l'accusativo. Petr. Sestina 6.
Anzi tre dì
*
, v. 3.
Di
state vi sono de' papaveri, delle pere e di
quante mele si trovano
*
(genitivo pel nominativo). Caro, {Gli}
Amori pastorali di Dafni e Cloe, lib. 2. non lungi
dal principio, p. 28. edizione di Pisa 1814. Presentando loro per primizia della
vendemmia a ciascuna statua il suo tralcio con di molti grappoli e con de'
pampini suvvi.
*
(genitivo per l'ablativo).
ib. p. 27. E così assai spesso il medesimo ed altri
classici. {{V. p. 4214.}}
[4227,5]
Io ho veduto delle Commedie più sporche e più disoneste che
quelle d'Aristofane
*
;
ho veduto de' Sonetti
disonestissimi e sporchissimi
*
; ho veduto
delle Stanze che si posson chiamare la
sporchezza e disonestà medesima
*
. Id. ib. p. 245. E gran parte della lingua
spagnuola ritiene ancora oggi della lingua de'
Mori.
*
Ib. p. 260.
(Recanati. 26. Nov. Domenica.
1826.).
[4229,1]
4229
Datti
de' polli, latte, capretti, giuncate, e
delle altre delizie, che tutto l'anno ti
serba.
*
Pandolfini
Tratt. del governo della
famiglia, ed. Milano 1811. p. 81.
(Recanati 30. Nov. Festa di S. Andrea.
1826.). {{Vi si allegheranno
degli altri.
*
Caro
Apologia, Parma 1558. p. 26.
In
Esiodo non sono delle voci che non sono in Omero?
*
Ib. p. 26-27. E così spessissimo.}}
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