Navigation Settings

Manuscript Annotations:
interlinear {...}
inline {{...}}
attached +{...}
footnote #{...}
unattached {...}
Editorial Annotations:

Correction Normalization

Segreti.

Secrets.

339,2 1535,1 2471,1

[339,2]  Alla inclinazione degli uomini di partecipare altrui il piacere e il dolore, notata in altri pensieri, p. 85-86 p. 230 pp. 266-68 si dee riferire in gran parte la smania (attribuita principalmente alle donne, e propria soprattutto de' fanciulli, insomma degli uomini più leggeri e naturali) di rivelare il segreto  340 o la cosa che si dovrebbe, e spesso anche d'altronde si vorrebbe tener nascosta, di raccontar subito una nuova, una cosa scoperta, un piacere un timore un dolore una noia provata ec. e tutta la loquacità che appartiene al riferire, (20. Nov. 1820.) {{o al dir quello che si pensa nel momento, o si è pensato ec. come i fanciulli non si possono tenere di ciarlare su qualunque soggetto.}}

[1535,1]  A quello che ho in molti luoghi detto e spiegato pp. 85-86 p. 230 pp. 266-68 pp. 339-40 pp. 486-88 della inclinazione irresistibile che l'uomo sociale contrae al partecipare altrui  1536 le proprie sensazioni ec. gradevoli o no, massime se straordinarie, bisogna riferire la gran difficoltà che giornalmente si prova a conservare il segreto, massime quanto meno l'uomo è lontano dallo stato naturale, o quanto meno è assuefatto a comprimere i suoi desiderii. Onde le donne e i fanciulli sono le persone meno capaci del segreto. Ma anche l'uomo fatto, e d'animo colto e formato ec. prova spessissimo gran difficoltà ad esser perfettamente segreto, sicchè nessun indizio gli scappi dalla bocca di ciò che sa, e massime se la cosa è curiosa ec. quantunque mai possa importare la segretezza. E se ciascheduno esaminerà bene la sua vita, vedrà quante volte la lingua gli abbia nociuto, o nelle piccole o nelle grandi cose, e bene spesso, malgrado ch'egli prevedesse il danno. Uomo perfettamente segreto, non penso che si trovi, non solo per le minime circostanze che non si avvertono, e che tradiscono il segreto; ma per la inclinazione ch'egli ha a manifestarlo, inclinazione a cui egli, se non sempre, certo assai spesso fa qualche maggiore o minor sacrifizio. E {forse} la maggior parte delle circostanze che ho detto, derivano in  1537 ultima analisi da questa inclinazione. (21. Agosto 1821.).

[2471,1]  Alla inclinazione da me più volte notata e spiegata pp. 85-86 p. 230 pp. 339-40 pp. 486-88 pp. 1535-37, che gli uomini hanno a partecipare con altri i loro godimenti o dispiaceri, e qualunque sensazione alquanto straordinaria, si dee riferire in parte la difficoltà di conservare il secreto che s'attribuisce ragionevolmente alle donne e a' fanciulli, e ch'è propria altresì di qualunque altro è meno capace o per natura o per assuefazione di contrastare e vincere e reprimere le sue inclinazioni. Ed è anche proprio pur troppe volte degli uomini prudenti ed esercitati a stare sopra se stessi, i quali ancora provano, se non altro, qualche difficoltà a tenere il segreto, e qualche voglia interna di manifestarlo (anche con danno loro), quando sono sull'andare del confidarsi con altrui, o semplicemente del conversare, o discorrere,  2472 o chiaccherare. {+Dico lo stesso anche di quando il segreto non è d'altrui ma nostro proprio, e quando noi vediamo che il rivelarlo fa danno solamente o principalmente a noi, e come tale, ci eravamo proposto di tacerlo, e poi lo confidiamo per isboccataggine.}