[2996,1]
Alla p. 2815.
A questa categoria di verbi {(che forse si potrebbero
chiamare continuatt. irregolari, tutti, come viso
is)} spettano senza dubbio i seguenti. Occupo da ob e capio. {Veggasi la pag. 3006-7.}
Obstino da ob e teneo, interposta la s, come
in ostendo che anticamente dovette dirsi obstendo ed esser lo stesso che il {{più moderno}} verbo obtendo.
Nè è maraviglia che la prep. ob sia fatta seguire da
una s nella composizione per proprietà di lingua, o
ch'esistesse anche anticamente una prep. obs p. ob; giacchè vediamo appunto ab e abs, e nella composizione preporsi
sempre alle voci comincianti per t la prep. abs e non ab. Così anche
fuor di composizione, quando non s'usi la prep. a:
perocchè convien dire p. e. o a te, o abs te, non ab te. V. Forcell. in A, ab, abs, e in Abs.
{+
V. p. 3001. fine.;
3696.}
{Vellico il
Forc. lo chiama frequentat. di
vello. E ha ragione. Così fodico di fodio, ec. albico, nigrico (biancheggiare) da albeo,
{{nigreo, o da nigro.}}
{{usurpare è un frequent. o
contnuat. da utor - usus. Medico e medicor - V. p.
3264. - nutrico e nutricor da nutrio
is: vindico, candico. V. p. 3695.
e la pag.
4004.}}} Tornando al proposito, è manifesto
2997 che obstino, obstinatus vien da teneo,
come ne viene pertinax, pertinacia ec. che spettano alla stessa significazione. {#1. La e è
cangiata in i come appunto in pertinax e ne' composti ordinari contineo, obtineo ec.} Ed è
notabile che laddove gli altri verbi di questa categoria son fatti, come ho
detto, da verbi della terza, questo che indubitatamente appartiene a essa
categoria, {+e non può esser di senso più
continuativo,} è fatto da un verbo della seconda. {+V. p.
3020.}
Aucupo ed aucupor da avis e capio, come occupo, e come - Nuncupo da
nomen e capio, se però
non si vuole che vengano da auceps
aucupis quanto alla derivazione immediata. Anticipo da ante e capio. Participo da pars e capio, come anticipo, se non si vuol che venga da particeps
cipis. Vociferor
aris (forse anche vocifero
as) da vox e fero
fers. Opitulo e opitulor da {+ops e}
tuli di fero o di tollo di cui {forse} è
propriamente questo perfetto, (v. Forcell. in Tollo fin.), o piuttosto dall'antico tulo
tulis
tetuli
latum, verbo della terza, di cui v. Forcell. in
tulo.