24. Luglio. 1823.
[3020,2]
{Alla p. 2997.} Similmente
da un verbo della seconda è fatto sedare, il quale
spetta indubitatamente a questa categoria, e viene da sedeo, e per significato n'è un continuativo. Sedare si trova ancora in signif. neutro come sedeo, e questo dev'essere il suo primitivo. {Anche miseror aris - misereor eris della seconda, se quello però non
viene da miser.} Ora paragonate quel passo di Stazio: his
3021
dictis sedere minae
*
, cioè, dice
il Forcell. (in Sedeo col. ult.)
sedatae sunt, ossia cessarono o si mitigarono, con quell'altro
antico postquam tempestas sedavit, cioè cessò o si mitigò. Sedare
pulverem ap. Fedro è sedere vel considere vel residere
facio. Sedare
curriculum è sedere
facio in quanto sedere
significa talora consistere, fermarsi. Il Forc. stesso spiega Sedo per facio ut aliquid residat. Vedilo in Sedeo e Sedo e paragona {insieme}
gli esempi e i significati dell'uno e dell'altro, ed anche dei composti di
Sedeo ec. Nota che sedeo ha anche il suo verbo formato dal participio in us, cioè sessitare.
(24. Luglio. 1823.)