Altro, ἄλλος ec. ridondante, o con senso di niuno, di nulla ec. in italiano, in greco ec.
Other, allos, etc., redundant, or meaning no one,nothing, in Italian, in Greek, etc.
2864,2 3587,1 4000,1 4010,5 4014,2.6 4015,3 4018,3 4025,4 4026,5 4030,4 4036,10 4041,1 4042,1 4044,7 4057,1 4090,1.4 4101,9 4103,5 4122,1.8.1817 4124,6 4125,9 4127,5.7 4135,3 4139,5 4140,11 4145,2 4158,2 4163,9 4166,11 4167,2 4182,6 4188,7 4227,41 4229,2 4231,3 4238,2 4243,1.5 4248,10 4282,3 4285,3.4[2864,2] Proprietà comune alle tre figlie della lingua
latina. Aggiungere pleonasticamente per idiotismo, e per proprietà di lingua
{l'aggettivo plurale}
altri
{o altre ai pronomi} plurali
nos e vos. Noi altri, voi altri; nous autres, vous autres;
nosotros
vosotros. Nel che l'italiano e il francese è libero di
farlo o non farlo, lo spagnuolo no ec. E presso i primi, massimamente i
francesi, par che {quest'usanza} sia del dir familiare.
{+Ella è
presso noi della scrittura familiare, frequentissima nel discorso
domestico, e quasi continua in quello del volgo, come nello spagnuolo,
quando voi ha significato veramente plurale.
V. p.
2891.}
(30. Giugno 1823.).
[3587,1] Diciamo volgarmente e con eleganza scriviamo, senz'altro pensare, senz'altro
dire o fare, senz'altro preparativo, senz'altra cura,
senz'altro curarsene e simili, per senza nulla pensare, senza niun
preparativo, niuna cura ec. Nelle quali frasi
la voce altro ridonda, e {s'usa} per pleonasmo, venendo in somma quelle locuzioni a dire senza pensare (anche il nulla è inutile qui, perchè il senza
privativo, unito a pensare, comprende il detto
vocabolo, giacchè chi non pensa, nulla pensa), senza preparativo, cura, (e
qui pure sarebbe pleonastico il niuno, sebben s'usa,
come il nulla nel caso sopraddetto) senza curarsene ec. Veggasi lo Speroni, solertissimo raccoglitore, e larghissimo spenditore
delle più fine e più varie e moltiplici eleganze di nostra lingua; nel
Discorso o lettera Del tempo del
partorire delle donne, che tiene il terzo luogo
3588 fra' suoi Dialoghi
Ven. 1596. p. 53. lin. penultima. Or
confrontisi questo mero idiotismo italiano, e proprio tutto della lingua, e
perciò elegante collo stessissimo idiotismo usitato nella lingua greca ed attica
da' più eleganti e studiati scrittori. V.
Creuzer
Meletemata ex disciplina antiquitatis,
par. 1. Lips. 1817. p. 83. not. 62. e Platone
nel Convito ed. Astii
Lips. 1819. sqq. t. 3. p. 472. B. v. 1. e p. 532. v.
7. Ai quali esempi è anche più conforme quello del Petrarca recato
dalla Crusca alla voce Altro dalla Canz. 18. 6. dove
altra parimente e manifestissimamente ridonda,
anzi pare affatto fuor di luogo e contraddittorio, come {appunto} in alcuni de' passi greci che son da vedere ne' luoghi
accennati. {+E così un altro esempio dello Speroni nel Dialogo della
Retorica. Diall.
Ven. 1596. p. 153. lin. 26. e
Dial.o 10. p. 207. lin. ult.}
Vedi ancora il Forcellini se ha nulla. Senz'altro vale similmente alcune volte senza nulla, semplicemente,
onninamente ec. V. p. 3885. Così ἄλλως, del che vedi le mie Annotazioni
all'Eusebio
del Mai.
(3. Ott. 1823.).
[4000,1] A proposito della ridondanza del pronome altro nell'italiano e nel greco, notata altrove p.
2864
pp.
2891-92
p.
3587, osservisi che altro presso noi spesso
vale semplicemente alcuna cosa, massime nella
negazione, onde senz'altro vale sovente senz'alcuna
cosa, cioè senza nulla, e altri quando si usa al modo del francese on (e dell'italiano l'uomo,
uno, la persona, si ec.) vale alcuno, che pur
molte volte si dice ne' casi stessi. V'ha un
luogo nel Petrarca
Canz. Una donna più bella, stanza 3. v.
{12.} dove altro, ben considerando il luogo, mi pare (e non credo che niuno fin
qui l'abbia inteso) che non significhi se non alcuna
cosa, cioè, poichè sta colla negazione virtualmente presa, nulla. (24. Dec. 1823. Vigil. del S.
Natale.).
[4010,5] Al detto altrove p. 2864
pp. 2891-92
p. 3587
p.
4000 circa la ridondanza del pronome ἄλλος e altro appo i greci e gl'italiani in molte dizioni, e circa il
significato di nulla o nessuno ec. assoluto o virtuale ec. che ha molte fiate nel nostro
parlare il detto pronome, aggiungi le frasi non ne fece
altro, non ne fate altro e simili, dove altro
sta per niente, ed aggiungi eziandio che anche
siffatto uso di questo pronome, oltre all'essere analogo alla predetta sua
ridondanza usitata e nel greco e nell'italiano, è anche analogo a un uso
particolare della voce plurale ἄλλα che i greci adoprano talora per cose frivole, vane, da nulla, cioè insomma nulla, come in un luogo di Fenice Colofonio, poeta, appresso Ateneo
l. 12. p. 530. F.
4011
οὐ γὰρ ἄλλα κηρύσσω
*
, che il Dalechampio traduce frivola non denuntio
*
: bene, ma
propriamente sarebbe non enim nihil (cioè rem o res nihili) denuntio. E certamente qua spetta quel che dice lo
Scapula che appresso Euripide
ἄλλα si spiega per rationi non consentanea. E
qua eziandio l'uso dell'avverbio ἄλλως per incassum,
frustra, temere ec.;
(del qual uso v. lo Scapula e l'indice greco a Dione Cassio coi luoghi quivi indicati,
ad uno de' quali v'è una nota, dove si dice che tal uso è stato illustrato,
dimostrato ec. dal Perizonio
ad AElian. ec. {#1. ἄλλως p. falso, frusta
in un luogo di Alessi Comico ap. Ateneo l. 13. p. 562. D.
fin. male inteso dal Dalechampio}) e in parte ancora l'uso del medesimo avverbio
ne' significati da me notati e illustrati nelle Annotazioni all'Eusebio del Mai, e nelle postille al Fedone di Platone sul fine ec.
(10. Gen. 1824.). Presso Euripide il Tusano spiega
ἄλλα per οὐκ ἐοικότα aberrantia a
proposito.
*
Ben può essere che questo sia il proprio senso,
e l'origine di tal uso della voce ἄλλα sì presso Eurip. sì presso Fenice. Con tutto ciò non credo tal uso alieno dal nostro proposito e
dall'analogia col sopraddetto uso italiano ec. (10. Gen.
1824.).
[4015,3] Ridondanza del pronome altro, ed ἄλλος, usitata nell'italiano e nel greco, come altrove p.
2892
p. 3588
p.
4000. Così otro nello spagnuolo. Cervant.
D. Quij. par. 1. capit. 51. Cerca de aqui tengo mi majada, y en
ella tengo fresca leche, y muy sabrosissimo queso, con otras varias y sazonadas frutas, no menos à
la vista que al gusto agradables.
*
(16. Gen. 1824.). {Son le
ultime parole del capitolo.}
[4018,3]
Altro per nessuno
{o alcuno} o ridondante, del
che altrove p. 2892
p. 3588
p.
4000. Non sì ch'io speri averne altra
corona. Macchiavelli
Capitolo della
ingratitudine v. 7. Cioè averne
corona, o averne nessuna o alcuna corona. (18. Gen. 1824.)
[4025,4]
Altro per niuno ec. come
altrove p. 3587. Guicc. 1. 274. ed. di
Friburgo lib. 3. senza
cercare altra risposta per senza più cercare la risposta.
*
(2. Feb. Festa della Purificazione di Maria SS. 1824.).
[4026,5]
Altro per niuno, del che
altrove p. 3587. V. il med.
ib. p. 340. lin. 13. (7.
Feb. 1824.). E notisi il nostro uso del pronome altri sing. nel significato di cui v. la pag. 4024. capoverso 3., significato che spetta a
questo proposito, e talora è anche de' francesi, i quali dicono per es. (credo
in linguaggio familiare o burlesco) comme dit l'autre,
parlando, v. g., d'un proverbio ec., cioè comme on
dit. V. i Diz. franc. e spagn.
(9. Feb. 1824.).
[4030,4]
Altro per nulla o alcuna cosa ec. V. il pens. preced. e le molte nostre frasi simili. (13. Feb.
1824.).
[4036,10] Ἄλλο per οὐδὲν {o
ridondante} come in italiano, del qual modo italiano corrispondente
anche ad un altro analogo modo greco, ho detto altrove in più luoghi pp.
3587-88
p.
4000
pp.
4010-11. Luciano nel fine del libretto περὶ ἀσρτρολογίας (se però è suo): ῾Υπὸ δὲ τῇ δίνῃ τῶν ἀστέρων μηδὲν ἄλλο
γίγνεσϑαι
*
; per μηδὲν γίγνεσθαι; E questo luogo dimostra
l'origine di questa frase ed uso del pronome ἄλλος altri o ἄλλο altro, sì quanto al greco, sì
quanto all'italiano. Perocchè viene propriamente a dire: μηδὲν ἄλλο ἢ αὐτὸ τοῦτο
τὸ δινέεσϑαι; Così senz'altro val propriamente senz'altro fuor della cosa medesima o delle cose di cui si parla. Vedi il detto da me lungamente circa la frase οὐδὲν πλέον
sulla fine del Fedone, nelle mie note sopra
Platone. E vedi anche il contesto del citato luogo di Luciano.
(28. Feb. 1824.). {{V. la
p. seg. [p. 4037,2].}}
[4041,1]
Senz'altro patto per senza niun
patto. Guicc. l. 7. ed. Friburgo
t. 2. p. 124. principio. ed aggiunge assolutamente ch'è l'interpretazione espressa dell'anzidette parole.
(5. Marzo 1824.).
[4042,1]
Altro per nessuno o
ridondante. Guicc. t. 2. ed. Friburgo
p. 144. lin. penult.
(7. Marzo. 1. Domenica di Quaresima. 1824.).
[4044,7]
Non ne fece altro per non ne fece
nulla; non se ne fece altro; non se ne farà, se ne fa
altro; modi consueti del nostro favellare. Non
volle farne altro cioè nulla: nelle note al Guicciard. t. 2. p. 183. {191.
363}. (10. Marzo. 1824.).
[4057,1]
Altro per alcuno o ridondante, del che altrove p.
2892
p. 3588
p.
4000
p.
4015. Aggiungasi quell'uso dell'avv. altrimenti o altramente ec., uso
frequentissimo appresso i nostri, massime de' buoni secoli, e non raro neanche
oggidì, nel qual uso quell'avverbio sembra un assoluto pleonasmo, quando cioè
egli è congiunto alla negazione, {p. e.} così: non v'andò altrimenti, cioè non
v'andò. (In altri modo[modi] egli può
esser congiunto alla negazione con significati diversi, come quando si dice non altrimenti per parimente, non altrimenti che per come.) Par ch'esso avv. in tali casi equivalga al punto, al guari e simili
italiani e francesi ec. aggiunti sì spesso alla negazione senz'alcuna maggior
forza. In fatti spesso, o il più
4058 delle volte esso
avverbio in questo caso non importa nulla, ma originariamente e veramente, e
forse talvolta effettivamente massime presso gli antichi, vale in alcun modo. Gli altri l'usarono e l'usano senza
certo aver mai neppure immaginato o sospettato quel che ei significhi in tali
casi. Nei quali egli ha alcun chè a fare con quell'uso dell'avverbio ἄλλως, di
cui altrove p. 4011. (5. Aprile. 1824.).
[4101,9]
Altro per nulla ec. V. Caro
Lettera a nome del Guidiccioni. lett. 15. fine. finchè non ho altro in
contrario
*
(modo comunissimo: avere o non avere altro in contrario,
coll'interrogazione o positivo ec.) lett. 7. fine. senza darne
altra
*
(niuna) notizia al Padrone.
*
(10. Giugno. 1824.).
[4103,5]
Altro per nulla, cosa alcuna. Guicc. t. 4. p. 50. edizione di
Friburgo: innanzi tentasse altro:
*
e non
aveva ancora tentato niente. (23. Giugno. Vigilia di S. Giovanni Battista.
1824.)
[4124,6]
Altro ridondante. Ricordano Malespini
Cronica o Storia
Fiorentina ed. Fir. 1816. di Vincenzio Follini, p. 219. nota
2. al capitolo 12. Ora
incomincieremo a dire delle divisioni grandi le quali vennono in
Roma tra il popolo minuto e gli altri maggiori
*
(cioè i grandi,
i potenti, gli ottimati, i reggenti) di Roma.
*
Appunto alla greca. (17. Feb. primo Giovedì di Quaresima
1825.).
[4125,9]
Altro ridondante. Ricordano Malispini
Stor. Fior.
Firenze 1816. c. 96. fine. Il Villani nel
luogo parallelo lib. 5. c. 33. omette altri.
(3. Marzo. 1825.).
[4135,3]
Senza altra
*
(cioè niuna) considerazione avere dei suoi meriti.
*
Casa
Galateo c. 14. opp.
Ven. 1752. t. 3. p. 261. fine.
[4139,5]
Senz'altro (niun) fine. Casa Istruz. al Card.
Caraffa. opp. t. 2. p. 4. lin.
19. ed. Ven. 1752.
[4140,11]
Se Dio facesse altro di me, vale, facesse alcuna cosa, nulla. Così, Machiavelli, Commedia in prosa senza
titolo, opp.
Italia 1819. vol.e 6.o at. 2. sc. 1. p. 328. Io guarderei molto ben chi egli
fusse, prima ch'io facessi altro,
*
cioè nulla, cioè cosa alcuna.
Senza pensare altro, io mi avvierò là.
*
ib. 2. 7. 337-8.
E
del vecchio eramo come certissimi che prestatomi indubitata fede, ne
dovesse andar la senza pensare altro.
*
Cioè nulla. 3. 1. 340. La padrona
subito si spoglia, e senza pensare ad altro
*
(a nulla) nel letto si corica.
*
ib. 341.
(Milano.).
[4145,2]
E comandolle che senza
altro
*
(nulla) dire, per sua propria l'allevasse
*
. Caro
Gli Amori pastorali di Dafni e Cloe di Longo Sofista, ragionamento primo,
p. 6. edizione di Crisopoli (Pisa) 1814. nel volume
2.do della Collezione degli Erotici greci
tradotti in volgare.
[4158,2]
Perocchè
*
(l'uomo) non era servo se non di Dio, il quale doveva
amare con tutto il cuore, senza altro compagno.
*
Cavalca
Specchio di croce, capit. 4. verso il
fine, edizione di Brescia, 1822. p. 13.
[4163,9] Gli spagnuoli dicono mas
ridondante o vero per niuno come noi altro. Sin mas oro ni mas seda, cioè
senza punto d'oro nè di seta
*
. Augustin de Roxas, Viage entretenido.
(Bologna. 1. Feb. 1826.)
[4166,11]
Altro per alcuno, niuno. V. Crus. in Fare
contrappunto.
[4167,2]
Senza
altrimenti (cioè punto, in niun modo) ordinare sua famiglia. Vit. SS. PP. nelle
Giunte Veronesi v. In trasatto.
[4182,6]
Senz'altra pompa, per senza niuna. ib. v. 120.
V. anche Son. Il
successor di Carlo, v. 7. e Canz. Una donna più bella,
st. 3. v. 12.
[4188,7]
Caro
Eneide l. 4. v. 412. E più non disse, Nè più (nè altra, cioè nè
alcuna) risposta attese; anzi dicendo, Uscío d'umana forma e
dileguossi.
*
(Bologna. 15. Luglio. 1826.).
[4227,1] κoγχίον diminutivo positivato per κóγχoς. V. Casaub.
ad Athenae. l. 4. c. 16.
[4229,2]
Senza fargli altra risposta
*
, cioè niuna. Sanazz.
Arcadia, prosa 11. fine.
[4231,3]
Assai meglio
scrisse
*
(il Boccaccio)
quando si lassò guidar {solamente} dall'ingegno ed instinto suo naturale, senza altro studio o cura di limare i scritti suoi,
che quando con diligenza e fatica si sforzò d'esser più culto e
castigato.
*
Castiglione prefazione del Cortegiano.
Senza altro
*
(cioè alcuno) impedimento
*
. Ib. lib. 2. ed. Venez.
1541. carta 79. p. 2. principio, ed. Venez. 1565. p. 198. fin. E così il medesimo autore nella citata opera altre più
volte. Senz'altro
strepito
*
(cioè niuno.). Ib. lib. 3. carta 126. principio. - p.
310.
[4238,2]
Senz'altro fiato
*
(cioè nessuno). Galilei, Saggiatore, opp. ed. di Padova, t. 2. p.
284. luogo molto insigne e notabile al proposito.
[4248,10] Αλλος ridondante. V. Casaub.
ad Athenae. l. 9. c. 10. dopo il
mezzo, dove il Casaub. non
pare avere atteso a questa proprietà del grecismo, nè compresala bene.
[4282,3] Anche i francesi nel dir familiare usano autre per aucun, o
ridondante. Così sans autre examen senz'altro esame,
per sans aucun examen, in certi versi del modernissimo
Andrieux, appresso MM. Noël e Delaplace, Leçons de littérature et
de morale, 4.me édit. Paris 1810. tome 2.
p. 58. Così ancora autrement per guère, o ridondante, pure nello stil familiare. V. Alberti, e Richelet, Dizz.
(Recanati. 18. Apr. 1827.).