3. Ott. 1823.
[3587,1] Diciamo volgarmente e con eleganza scriviamo, senz'altro pensare, senz'altro
dire o fare, senz'altro preparativo, senz'altra cura,
senz'altro curarsene e simili, per senza nulla pensare, senza niun
preparativo, niuna cura ec. Nelle quali frasi
la voce altro ridonda, e {s'usa} per pleonasmo, venendo in somma quelle locuzioni a dire senza pensare (anche il nulla è inutile qui, perchè il senza
privativo, unito a pensare, comprende il detto
vocabolo, giacchè chi non pensa, nulla pensa), senza preparativo, cura, (e
qui pure sarebbe pleonastico il niuno, sebben s'usa,
come il nulla nel caso sopraddetto) senza curarsene ec. Veggasi lo Speroni, solertissimo raccoglitore, e larghissimo spenditore
delle più fine e più varie e moltiplici eleganze di nostra lingua; nel
Discorso o lettera Del tempo del
partorire delle donne, che tiene il terzo luogo
3588 fra' suoi Dialoghi
Ven. 1596. p. 53. lin. penultima. Or
confrontisi questo mero idiotismo italiano, e proprio tutto della lingua, e
perciò elegante collo stessissimo idiotismo usitato nella lingua greca ed attica
da' più eleganti e studiati scrittori. V.
Creuzer
Meletemata ex disciplina antiquitatis,
par. 1. Lips. 1817. p. 83. not. 62. e Platone
nel Convito ed. Astii
Lips. 1819. sqq. t. 3. p. 472. B. v. 1. e p. 532. v.
7. Ai quali esempi è anche più conforme quello del Petrarca recato
dalla Crusca alla voce Altro dalla Canz. 18. 6. dove
altra parimente e manifestissimamente ridonda,
anzi pare affatto fuor di luogo e contraddittorio, come {appunto} in alcuni de' passi greci che son da vedere ne' luoghi
accennati. {+E così un altro esempio dello Speroni nel Dialogo della
Retorica. Diall.
Ven. 1596. p. 153. lin. 26. e
Dial.o 10. p. 207. lin. ult.}
Vedi ancora il Forcellini se ha nulla. Senz'altro vale similmente alcune volte senza nulla, semplicemente,
onninamente ec. V. p. 3885. Così ἄλλως, del che vedi le mie Annotazioni
all'Eusebio
del Mai.
(3. Ott. 1823.).