24. Dec. 1823. Vigil. del S. Natale.
[4000,1] A proposito della ridondanza del pronome altro nell'italiano e nel greco, notata altrove p.
2864
pp.
2891-92
p.
3587, osservisi che altro presso noi spesso
vale semplicemente alcuna cosa, massime nella
negazione, onde senz'altro vale sovente senz'alcuna
cosa, cioè senza nulla, e altri quando si usa al modo del francese on (e dell'italiano l'uomo,
uno, la persona, si ec.) vale alcuno, che pur
molte volte si dice ne' casi stessi. V'ha un
luogo nel Petrarca
Canz. Una donna più bella, stanza 3. v.
{12.} dove altro, ben considerando il luogo, mi pare (e non credo che niuno fin
qui l'abbia inteso) che non significhi se non alcuna
cosa, cioè, poichè sta colla negazione virtualmente presa, nulla. (24. Dec. 1823. Vigil. del S.
Natale.).