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26. Giugno 1821.

[1229,1]  Alla p. 1219 marg. La filosofia e le scienze greche passarono ai latini, passarono agli Arabi; e portarono nel latino e nell'Arabo le {loro} voci greche. Gli Arabi vi aggiunsero alcune cose, e inventarono qualche scienza, o parte di scienze; e i nomi Arabi insieme con dette aggiunte e invenzioni, sono diffusi universalmente in europa. Così sempre è accaduto negli antichi, ne' mezzani, ne' moderni tempi. La filosofia Chinese p. e. ha nomenclatura diversa dalla nostra, ed ognun sa quanto ella ne differisca: oltre ch'ella non può in nessun modo chiamarsi scienza esatta nè simile all'esatte, come la moderna nostra. Così dico delle altre scienze chinesi. Così della filosofia degli Ebrei, che avendo altra nomenclatura, ha, rispetto alla nostra, un'idea di originalità, massime in quelle parti dove i loro nomi differiscono da quelli della filosofia latina,  1230 (divenuti poi comuni in europa ec.) nella qual lingua conosciamo i libri Ebraici. Oltre che l'Ebraica filosofia è pure inesatta come ho spiegato di sopra, e quindi {tanto} meno {copiosa} ne' termini, {e meno precisa ne' loro significati.} ec. ec. ec. (26. Giugno 1821.).