21. Sett. 1821.
[1759,1] La più grande scienza musicale è inutile per
dilettare col canto senza una buona voce. Questa può supplire al difetto o
scarsezza di quella, ma non già viceversa. Qual è dunque la principale sorgente
del piacer musicale? Si suol dire che i bravi compositori di musica non sanno
cantare, perchè non sovente si combina la disposizione naturale e acquisita
degli organi intellettuali con quella degli organi materiali della voce. E così
il più perfetto conoscitore e fabbricatore di armonia e di melodia pel canto,
saprebbe bene eseguire l'armonia e la melodia, ma non perciò recare alcun
diletto musicale.
[1759,2] Sogliono molto lodarsi le voci che
1760
si accostano, e questo è uno de'
principali anzi necessari pregi di un vero buon cantore. Or questa proprietà che
non si sa nemmeno esprimere, nè in che cosa consista, è tutta propria della sola
voce, e indipendente affatto dall'armonia, le cui qualità si sanno bene e
matematicamente definire ed esprimere e distinguere. Essa non appartiene dunque
al bello, non più di un color dolce che si confa e piace all'occhio per se
stesso; o di un sapore, o di un odore ec. Alle volte detta proprietà consiste
nell'affettuoso, {nel tenero,} nell'espressivo ec. Cosa
pure indipendente dal bello, e appartenente all'imitazione, ec. ovvero alla
passione, {all'affetto al sentimento} che è piacevole
senza essere perciò bello. (21. Sett. 1821.).