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3. Ott. 1821.

[1828,3]  Quanto le disposizioni naturali siano influite dalle circostanze accidentali, assuefazioni ec. si può anche rilevare osservando le fisonomie. Le quali benchè senza dubbio dinotano  1829 certe e determinate disposizioni e qualità dell'animo, e i gradi loro; e nondimeno vediamo quanto di rado corrispondano al carattere effettivo degl'individui. Che se ciò è meno raro ancora di quel che dovrebbe, viene da questo che l'influenza delle assuefazioni sull'uomo è tanta, che stante la naturale corrispondenza fra l'interno e l'esterno, le assuefazioni che determinano il carattere dell'uomo, arrivano bene spesso a modificare la fisonomia quanto è possibile, e darle talvolta un'aria e significazione tutta diversa o contraria a quella che aveva naturalmente. Del resto quante persone le cui fisonomie indicano deciso talento, vivacità, bontà, ec. ec. sono sciocche, melense, scellerate, e viceversa! V. in Cic. [De fato, Tusculanae Disputationes] il fatto di Socrate con Zopiro fisionomista.
[1829,1]  Nuova prova del sopraddetto. Rivedete dopo lungo tempo una persona che non avevate veduta se non da fanciulla.  1830 In questi riconoscimenti, rarissimo è che si trovino corrispondenti, non solo la fisonomia, ma l'indole ec. di tali persone, con l'idea che se ne aveva, formata sulle qualità che vi si osservavano nell'infanzia. Spesso anche il fatto si trova contrario all'opinione. Tanto è piccola cosa nell'uomo quel che si chiama il naturale; e tanto è piccola la parte che hanno le qualità naturali nella formazione del carattere ec. di un individuo. (3. Ott. 1821.).