14. Ott. 1821.
[1917,2] Moltissime volte o l'eleganza o la nobiltà (quanto
alla lingua) deriva
1918 dall'uso metaforico delle
parole o frasi, quando anche, come spessissimo e necessariamente accade, il
metaforico appena o punto si ravvisi. Moltissime volte per lo contrario deriva
dalla proprietà delle stesse parole o frasi, quando elle non sono usitate nel
senso proprio, o quando non sono comunemente usitate in nessun modo, o essendo
usitate nella prosa non lo sono nella poesia, o viceversa, o in un genere di
scrittura sì, in altra no, ec. (La precisione sola non può mai produrre nè
eleganza nè nobiltà, nè altro che precisione e angolosità di stile.). {{V. p. 1925. fine.}}
[1918,1] Quindi è che parlando generalmente e di un intiero
stile (giacchè l'effetto generale, deriva e si conforma agli effetti
particolari), in un secolo e in una nazione dove le parole e frasi sieno poco
usitate nel senso proprio scrivendo, dove sia molto in uso lo stile metaforico
(dentro i limiti però dell'eleganza), uno stile proprio, e composto anche,
purchè con certa arte, di parole e frasi pedestri, familiari, e spettanti ai particolari, riuscirà
1919 elegantissimo. E viceversa supponendo il caso
contrario. Quindi possiamo osservare, congetturare, specificare, distinguere i
diversi effetti che hanno prodotto ne' diversi secoli e le diverse opinioni in
cui (dentro i limiti del bello) sono stati avuti gli scrittori italiani di
diverso stile, nella stessa italia: come i
300isti[trecentisti], paragonati co'
cinquecentisti, ec. ec. Quindi possiamo anche notare la istabilità delle
riputazioni e degli effetti di un'opera di belle arti, o di scrittura, sulle
quali si stima che il giudizio spassionato del pubblico, sia come giusto, così
invariabile. Giusto concedo, invariabile nego; massime in lungo corso di secoli,
e in qualche diversità di nazioni, e di costumi ec.
[1919,1] Queste teorie dalla lingua, si possono trasportare
ai concetti, alle maniere, e a tutto ciò che nello stile non appartiene alla lingua. Si troveranno gli stessi
effetti e le stesse cagioni, dappertutto l'eleganza o la nobiltà, derivante dal
pellegrino
1920 o sia tale come proprio, o sia come
traslato; e tanta maggiore uniformità si dovrà trovare in detti effetti e
cagioni, quanto che le parti dello stile spettanti alla lingua sono così legate
con quelle che non le appartengono, che appena se ne possono mai sceverare.
(14. Ott. 1821.).