15. Ott. 1821.
[1921,1] Si può dire che il dilicato in ordine alle forme
{ec.} non consiste in altro che in una
proporzionata e rispettiva piccolezza del tutto o delle parti. E viceversa il
grossolano, o ciò ch'è di mezzo fra il grossolano e il dilicato. La qual
proporzione, la qual piccolezza è determinata dall'assuefazione. La piccolezza
del piede delle Chinesi a noi parrebbe sproporzionata. La natura non entra qui
(come non entra altrove) o non basta a tali determinazioni. La più lunga vita
della donna più grande nei nostri vestiarii d'oggidì è più corta della più corta
vita dell'uomo il più piccolo, o almeno il più mediocre ec. ec.
[1921,2] Applicate queste osservazioni al dilicato
immateriale ec.
[1921,3] Quello che noi chiamiamo sveltezza di forme, non è
altro che dilicatezza cioè piccolezza rispettiva, come di una proporzione
rispetto ad un'altra, della larghezza rispetto alla lunghezza ec. Il tutto
determinato dall'
1922 assuefazione e soggetto a
variare seco lei. (15. Ott. 1821.).