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16. Ott. 1821.

[1930,2]  L'{effetto della} significazione della fisonomia umana, riconosce anch'esso per sua prima cagione ed origine l'esperienza e l'assuefazione. Il bambino non sa nulla che cosa significhi  1931 la più viva e marcata fisonomia, e quindi in ordine alla di lei significazione, non può provarne verun effetto nè piacevole nè dispiacevole. Col tempo, e tanto più presto quanto egli è più disposto naturalmente ad assuefarsi, e disposto o assuefatto ad attendere, e quindi a confrontare, e a legare i rapporti, egli conosce che l'uomo dabbene, o l'uomo che gli fa carezze ec. ha, o piglia la tale o tal aria di fisonomia ec. e appoco appoco si forma le idee delle varie corrispondenze che sono tra il di fuori e il di dentro degli uomini. Ma vi s'inganna assai più degli uomini, quantunque, anzi perciò appunto ch'egli è più suscettibile d'impressione nelle cose sensibili ec. ec. ec.
[1931,1]  La significazione stessa che la natura ha data alla fisonomia umana non si deve intendere se non a minori, cioè ch'ella non esisterebbe, se ciascun uomo non osservasse l'effetto generale, e gli effetti particolari,  1932 momentanei ec. che per natura produce l'interno sul viso (come appunto la natura {+ha dato agli affetti interiori una piena e variata influenza e corrispondenza coi moti del corpo, colle voci naturali, {co' tuoni della voce e sue modulazioni,} colle azioni, con tutto l'abito esterno, colla lentezza o prestezza, vivezza o freddezza degli atti ec. l'imitazione delle quali qualità fa la espressione della musica} {+dell'armonia imitativa de' versi o delle parole ec. ec.)}, effetti che la natura ha per altro disposti a suo pieno arbitrio, e senza considerazione del bello. Chi non osserva, o chi meno osserva, per lui la fisonomia non significa molto, o nulla, ed egli non sente molto quel bello umano che deriva dalla significazione della fisonomia, {come neppure quel bello delle arti o poesia ec.} (16. Ott. 1821.).