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27. Nov. 1821.

[2173,3]  Lo spirito della lingua {e dello stile} latino è più ardito e poetico che quello della greca (non solo in verso ma anche in prosa), e nondimeno egli è meno libero assai. Queste due qualità si accordano benissimo. La lingua greca aveva la facoltà di non essere ardita, la lingua latina non l'aveva. La lingua greca poteva non solo essere ardita  2174 e poetica quanto la latina (come lo fu bene spesso), non solo più della latina (come pur lo fu), ma in tutti i possibili modi, laddove la latina non poteva esserlo se non dentro un determinato modo, genere, gusto, indole di ardiri. La libertà di una lingua si misura dalla sua maggiore o minore adattabilità a' diversi stili, dalla maggiore o minore quasi quantità di caratteri ch'essa contiene in se stessa, o a' quali dà luogo. {ec.} Ma ch'ella sia di un tal carattere ardito, ch'ella [abbia] per proprietà un certo tal genere di ardire, ciò non prova ch'ella sia libera. Ci può dunque essere una lingua serva ed ardita, come una lingua timida e serva, (tale è la francese) una lingua libera e non ardita, come una lingua ardita e libera. Bensì da che una lingua è libera, non dipende che dallo scrittore ec. il renderla ardita. L'ardire dello spirito proprio della lingua latina formata e letterata, venne dalla  2175 natura {poetica} dei popoli meridionali, da quella degli scrittori che la formarono, dall'energia e vivacità degl'istituti politici e dei costumi e dei tempi romani. La poca libertà della medesima lingua venne dall'uso sociale che la strinse, l'uniformò, le prescrisse e determinò quella tale strada, quel tal carattere e non altro. La lingua greca sebbene in mano di popoli vivacissimi per clima, carattere, politica, costumi, opinioni ec. nondimeno inclinò più a far uso dello stile semplice che dell'ardito, e ciò per la natura dei tempi candidi ne' quali essa principalmente fiorì, e fu applicata alla letteratura. Ma dai soli scrittori dipendeva il farla ardita più della latina, e in qualunque genere, come fecero infatti ogni volta che vollero. Laddove non dipendeva dagli scrittori latini dopo che la lingua fu formata, il ridurla al semplice, al candido, al piano, al riposato della  2176 lingua greca, se non fino a un certo segno. Onde accade alle frasi latine trasportate in greco, o viceversa, quello appresso appoco che ho detto p. 2172. ma più nel caso di trasportare le frasi greche in latino, le quali vi riescono troppo semplici, di quello che nel caso contrario, perchè la lingua greca si presta a tutto.
[2176,1]  In tutte le suddette qualità la lingua italiana somiglia alla greca assai più che alla latina, siccome all'una e all'altra somigliava assai più la primitiva latina scritta, che quella dell'aureo secolo. (27. Nov. 1821.).