15. Giugno 1822.
[2479,1]
2479 Quanto prevaglia nell'uomo la materia allo
spirito, si può considerare anche dalla comparazione dei dolori. Perocchè i
dolori dell'animo non sono mai paragonabili ai dolori del corpo, ragguagliati
secondo la stessa proporzione di veemenza relativa. E sebben paia molte volte a
chi è travagliato da grave pena dell'animo, che sarebbe più tollerabile
altrettanta pena nel corpo; l'esperienza ragguagliata dell'una e dell'altra può
convincere facilmente chiunque sa riflettere che tra' dolori dell'animo e quelli
del corpo, supponendoli ancora, relativamente, in un medesimo grado, non v'è
alcuna proporzione. E quelli possono esser superati dalla grandezza o forza
dell'animo, dalla sapienza ec. (lasciando stare che il tempo consola ogni cosa),
ma questi hanno forza d'abbattere e di vincere ogni maggior costanza. (15.
Giugno 1822.).