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16. Giugno. Domenica. 1822.

[2479,2]  Molto ragionevolmente s'ammira la ritirata dei diecimila greci, eseguita per lunghissimo tratto d'un immenso paese nemico, e impegnato invano ad impedirla; dal core del  2480 regno, a' suoi ultimi confini. ec. Or che si dovrà dire di una non ritirata, ma conquista di un regno anch'esso immenso, qual era quello del Messico, eseguita non da diecimila, ma da mille, o poco più spagnuoli, e in tanta maggior lontananza dal loro paese, {e questa, di mare, ec.} ec.? Quanto più corre il tempo, tanto più cresce la differenza ch'è tra uomini e uomini, e la superiorità degl'inciviliti sui barbari. Non erano così differenti i Persiani dai greci, benchè differentissimi, nè così inferiori, benchè sommamente inferiori, quanto i Messicani (benchè non privi nè di leggi, nè di ordini cittadineschi e sociali, nè di regolato governo, nè anche di scienza politica e militare ridotta a certi principii) per rispetto degli spagnuoli. E principalmente nelle armi, i Persiani e i greci non differivano gran cosa, laddove gli spagnuoli dai Messicani moltissimo. E così rispettivamente nella Tattica. (16. Giugno. Domenica. 1822.).