20. Ott. 1828.
[4412,5]
Alla p. 4359.
L'epica, non solo per origine, ma totalmente, in quanto essa può esser conforme
alla natura, e vera poesia, cioè consistente in
4413
brevi canti, come gli omerici, ossianici ec., {ed in inni
ec.,} rientra nella lirica. {{V. p.
4461.}}
[4413,1]
Alla p. 4372.
Infatti la lingua italiana {tra le moderne} è
considerata per aver la più antica letteratura, perchè ha i più antichi libri
veramente letterarii, e che abbiano esercitata ed esercitino ancora un'influenza
perpetua sulla lingua e letteratura nazionale; mentre quanto all'antichità
semplicemente di scrittura, cioè di versi e prose scritte in lingua volgare
(anche lunghi poemi, lunghe Cronache ec.), la lingua italiana cede di gran lunga
alla francese e spagnuola ec., per non parlare della tedesca ec. {+(anzi in ciò la lingua italiana è delle
più moderne, se non la più.)} Nondimeno è sempre vero che la
letteratura italiana è la più antica delle viventi, perchè Dante, Petr.
Bocc. sono i più antichi classici fra' moderni, i più antichi
che si leggano e nominino, non solo fra gli eruditi nazionali, ma fra tutti i colti d'europa.
[4413,2] Quando io dico: la natura ha voluto, non ha
voluto, ha avuto intenzione ec., intendo per natura quella qualunque sia
intelligenza o forza o necessità o fortuna, che ha conformato l'occhio a vedere,
l'orecchio a udire; che ha coordinati gli effetti alle cause finali parziali che nel mondo sono evidenti. (20. Ott.
1828.).