8. Gen. 1821.
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Velleio I. 2. sect. 2. di Codro: Immixtusque
castris hostium, de industria, imprudenter, rixam ciens,
478 interemptus est.
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È
vero che, secondo la storia o la favola, Codro fu ucciso imprudenter, cioè senza
sapere ch'egli fosse il Re degli Ateniesi e v. il passo di Val. Mas.
citato nelle note a questo luogo. Ma che razza di costruzione è questa? De industria si riferisce al rixam ciens che vien dopo l'imprudenter; l'imprudenter all'interemptus est che vien dopo il rixam
ciens. Chi traspone e legge, de ind. rix. ciens,
impr. inter. est. Chi emenda oltracciò, de ind.,
ab imprudente, {rix. ciens}, inter. est. A me
pare che il luogo sia chiarissimo, la costruzione piana e facile, togliendo la
virgola dopo de industria e dopo imprudenter, e trasportandola dopo hostium.
Giacchè il de industria, non ha nè deve aver niente
che fare coll'immixtusq. castris host. il che già
s'intende ch'era fatto de industria; ma solo col rixam ciens. Ma ille
imprudenter? grida il Lipsio.
Signor sì, de industria imprudenter, con istudiata
imprudenza, pensatamente incauto. Ed è una
delle solite antitesi e giuocherelli Velleiani. Imprudenter per imprudentemente, incaute,
improvide si usa benissimo da ottimi scrittori.
(come imprudens, imprudentia, e così prudenter ec.) Il Forcellini cita Terenzio,
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Nepote, Cesare. (8. Gen. 1821.).