[1721,1] Non si vive al mondo che di prepotenza. Se tu non
vuoi o sai adoperarla, {gli} altri l'adopreranno su di
te. Siate dunque prepotenti. Così dico dell'impostura. (17. Sett.
1821.).
[1787,3] Chi vuole o dee fare un mestiere al mondo, se vuol
trarne alcun frutto, non può scegliere se non quello dell'impostore, in
qualunque genere. La letteratura è stato sempre il più sterile di tutti i
mestieri. Il
1788 vero letterato (se non mescola alla
verità l'impostura) non guadagna mai nulla. Eppur l'impostore arriva a render
fecondo anche questo campo infruttifero, e uno de' maggior miracoli
dell'impostura si è di render fruttuosa la letteratura. L'impostura è una
condizione necessaria per tutti i mestieri o veri o falsi. Se le lettere e la
dottrina frutta mai nulla, ciò {è} all'impostore, e in
virtù non della verità (quando anche vi sia mescolata), ma dell'impostura.
(25. Sett. 1821.).