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Ospitalità.

Hospitality.

2254,1 4286,1

[2254,1]  Che se l'ospitalità, e il diritto degli ospiti fu garantito ordinariamente dalle leggi antiche, in quanto non si permetteva di violare colui (forestiero o nazionale, ma per lo più nazionale) che si ammetteva in sua casa, ec. ec. questa legge, questa opinione, che faceva considerar l'ospizio come sacro, e raccomandava i diritti degli ospiti agli Dei Signori e legislatori universali del mondo, non era effetto di natura, nè innata, ma opera del puro ragionamento, il quale dimostrava, che avendo l'uomo in società, spesse volte bisogno di portarsi o trovarsi fra forestieri, e sotto legislazioni diverse dalla sua, egli sarebbe stato sempre in pericolo, se viceversa ai forestieri che capitavano in sua patria, non avesse renduto i doveri dell'ospitalità ec. E queste considerazioni non innate, non derivate da una legge  2255 naturale, da una morale ingenita, ma dal puro raziocinio e calcolo dell'utile e del necessario, dietro le circostanze esistenti nella società, queste considerazioni, dico, sono tutto il fondamento delle pretese leggi eterne ed universali costituenti il diritto (preteso assoluto) delle genti, dell'uomo, della guerra e della pace ec. (15. Dic. 1821.).

[4286,1]   4286 Alla p. 4245. Di tal genere è ancora quella tanta ospitalità esercitata dagli antichi con tanto scrupolo, e protetta da tanto severe leggi, opinioni religiose ec. {quei diritti d'ospizio ec. affinità d'ospizio ec.} Ben diversi in ciò dai moderni. (5. Luglio. 1827.).

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