122. Stomaco che si prova delle sciocchezze o bassezze altrui essendo in istato di vero amore.
Disgust felt at the nonsense or baseness of others, when one is truly in love.
59[59,2] Io soglio sempre stomacare delle sciocchezze degli
uomini e di tante piccolezze e viltà e ridicolezze ch'io vedo fare e sento dire
massime a questi coi quali vivo che ne abbondano. Ma io non ho mai provato un
tal senso di schifo orribile e propriamente tormentoso (come chi è mosso al
vomito) per queste cose, quanto allora ch'io mi sentiva o amore o qualche aura
di amore, dove mi bisognava rannicchiarmi ogni momento in me stesso, fatto
sensibilissimo oltre ogni mio costume, a qualunque piccolezza e bassezza {e rozzezza} sia di fatti sia di parole, sia morale sia
{fisica, sia} anche solamente filologica, come
motti insulsi, ciarle insipide, scherzi grossolani, maniere ruvide e cento cose
tali.