165. Pensiero di Mad. di Staël che viene a condannare l'abuso che fanno i romantici del terribile, e dello straordinario che non è in verun'armonia colle abitudini e colla natura di quasi niun lettore.
A thought by Madame de Staël who condemns the abuse by the romantics of the terrible and of the extraordinary which are not in harmony with the habits and nature of almost any reader.
73-74[73,3]
L'ame est si mal à
l'aise dans ce lieu
*
, (dice la Staël delle catacombe liv. 5 ch. 2. de la Corinne) qu'il n'en peut résulter aucun bien pour elle. L'homme est
une partie de la création, il faut qu'il trouve son harmonie morale dans
l'ensemble de l'univers, dans l'ordre habituel
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de la destinée; et de certaines exceptions violentes et redoutables
peuvent étonner la pensée, mais effraient tellement l'imagination, que
la disposition habituelle de l'ame ne saurait y gagner.
*
Queste parole sono una solennissima condanna degli orrori e dell'eccessivo
terribile tanto caro ai romantici, dal quale l'immaginazione e il sentimento in
vece d'essere scosso è oppresso e schiacciato, e non trova altro partito a
prendere che la fuga, cioè chiuder gli occhi {della
fantasia} e schivar quell'immagine che tu gli presenti.