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174. Cristianesimo ha peggiorato gli uomini in quanto che senza spegnere le passioni, le ha messe in troppo aperto contrasto coi principii. Carattere della malvagità de' bassi tempi diverso dall'antico e da quello degli ultimi anni. Si attribuisce in parte questa diversità e questo carattere al Cristianesimo.

Christianity has made men worse insofar as, without extinguishing the passions, it has openly opposed them to its principles. The nature of wickedness in the middle ages differs from the ancient and from that in recent times. This difference is partially attributed to Christianity.

80-81

[80,2]  Si può osservare che il Cristianesimo, senza perciò fargli nessun torto ha per un verso effettivamente peggiorato gli uomini. Basta considerare l'effetto che produce sopra i lettori della storia il carattere dei principi cristiani scellerati in comparazione degli scellerati pagani, e così dei privati {dei Patriarchi, Vescovi, e monaci greci (V. Montesquieu, Grandeur ec. Amsterd. 1781. ch. 22) o latini.} Le scelleratezze dei secondi non erano per nessun modo in tanta opposizione coi loro principii. Morto il fanatismo della pietà, e il primo fervore di una religione che si considera come un'opinione propria, e una setta e cosa propria, e di cui perciò si è più gelosi (anche per li sacrifizi che costava il professarla) l'uomo {in società} ritorna naturalmente malvagio, colla differenza che quando gli antichi scellerati operavano o secondo i loro principii, o in opposizione di massime confuse poco note e controverse, i cristiani operavano contro massime certe stabilite definite, e di cui erano intimamente persuasi, e l'uomo è sempre tanto più  81 scellerato quanto più sforzo costa l'esserlo, massimamente contro {se} stesso, come per contrario accade della pietà. E infatti {da} quando il cristianesimo fu corrotto nei cuori, cioè presso a poco {da} quando divenne religione imperiale e riconosciuta per nazionale, e passò in uomini posti in circostanze da esser malvagi, è incontrastabile che le scelleratezze mutaron faccia e il carattere di Costantino e degli altri scellerati imperatori cristiani, vescovi ec. è evidentemente più odioso di quello dei Tiberi dei Caligola ec. e dei Marii e dei Cinna ec. e di una tempra di scelleraggine tutta nuova e più terribile. E secondo me a questo cioè al cristianesimo si deve in gran parte attribuire (giacchè il guasto cristianesimo era una parte di guasto incivilimento) la nuova idea della scelleratezza dell'età media molto differente e più orribile di quella dell'età antiche anche più barbare: e questa nuova idea si è mantenuta più o meno sino a questi ultimi tempi nei quali l'incredulità avendo fatti tanti progressi, il carattere delle malvagità si è un poco ravvicinato all'antico, se non quanto i gran progressi e il gran divulgamento dei lumi chiari e determinati della morale universale molto più tenebrosa presso gli antichi anche più civili, non lascia tanto campo alla scelleraggine di seguire più placidamente il suo corso. {{V. p. 710 capoverso 1.}}

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