196. Dispiacevolezza del non potere interloquire in discorsi che c'interessano, o di cose che noi conosciamo altrettanto o meglio di quei che ne parlano in nostra presenza.
Displeasure of not being able to participate in conversations that interest us or are about things that we know as much or better than those speaking about them in our presence.
97[97,1] Una delle cose più dispiacevoli, è il sentir parlare di
un soggetto che c'interessi, senza potervi interloquire. E molto più se ne
parlano a sproposito, o ignorando una circostanza un fatto ec. che noi potremmo
narrar loro, o in contraddizione coi nostri sentimenti, in maniera che vengano a
concludere il contrario di quello che noi stimiamo o sappiamo. Il che è penoso
anche quando la cosa non ci riguardi in nessun modo personalmente, {nè anche c'interessi.} Ma soprattutto s'ella ci riguarda
{o interessa,} è veramente opera da uomo riflessivo
lo schivare questi tali discorsi in presenza p. e. di domestici che non vi
potrebbero metter bocca, o di altri inferiori, i quali sentendo toccare il tasto
che è loro a cuore, senza potervi avere nessuna parte attiva, ne proverebbero
molta pena, attaccandosi come farebbero intieramente e con grande studio alla
passiva di ascoltare, non ostante l'inquietudine che sfuggirebbero rinunziando
anche a questa parte, il che però non ci è possibile.