[14,1] Gran verità, ma bisogna ponderarle bene. La ragione è
nemica d'ogni grandezza: la ragione è nemica della natura: la natura è grande,
la ragione è piccola. Voglio dire che un uomo tanto meno o tanto più
difficilmente sarà grande quanto più sarà dominato dalla ragione: che pochi
possono esser grandi (e nelle arti e nella poesia forse nessuno) se non sono
dominati dalle illusioni. Queste[Questo]
viene che quelle cose che noi chiamiamo grandi per es. un'impresa, d'ordinario
sono fuori dell'ordine, e consistono in un certo disordine: ora questo disordine
è condannato dalla ragione. Esempio: l'impresa d'Alessandro: tutta illusione. Lo straordinario ci par
grande: se sia poi più grande dell'ordinario astrattamente parlando, non lo so:
forse anche qualche volta sarà più piccolo assai in riga astratta, e quest'uomo
strano e celebre messo a tutto rigore a confronto con un altro ordinario ed
oscuro si troverà minore: nondimeno perchè è straordinario si chiama grande:
anche la piccolezza quando è straordinaria si crede e si chiama grandezza. Tutto
questo la ragione non lo comporta: e noi siamo nel secolo della ragione: (non
per altro se non perchè il mondo più vecchio ha più sperienza e freddezza) e
pochi ora possono essere e sono gli uomini grandi, segnatamente nelle arti.
Anche chi è veramente grande, sa pesare adesso e conoscere la sua grandezza, sa
sviscerare a sangue freddo il suo carattere, esaminare il merito delle sue
azioni, pronosticare sopra di se, scrivere minutamente colle più argute e
profonde riflessioni la sua vita: nemici grandissimi, ostacoli terribili alla
grandezza: che anche l'illusioni ora si conoscono chiarissimamente esser tali, e
si fomentano con una certa
15 compiacenza di se stessi,
sapendo però benissimo quello che sono. Ora come è possibile che sieno durevoli e forti quanto
basta, essendo così scoperte? e che muovano a grandi cose? e senza le illusioni
qual grandezza ci può essere o sperarsi? (Un esempio di quando la ragione è in
contrasto colla natura. Questo malato è assolutamente sfidato e morrà di certo
fra pochi giorni. I suoi parenti per alimentarlo come richiede la malattia in
questi giorni, si scomoderanno realmente nelle sostanze: essi ne soffriranno
danno vero anche dopo morto il malato: e il malato non ne avrà nessun vantaggio
e forse anche danno perchè soffrirà più tempo. Che cosa dice la nuda e secca
ragione? Sei un pazzo se l'alimenti. Che cosa dice la natura? Sei un barbaro e
uno scellerato se per alimentarlo {non fai e} non
soffri il possibile. È da notare che la religione si mette dalla parte della
natura.) La natura dunque è quella che spinge i grandi uomini alle grandi
azioni. Ma la ragione li ritira: e però la ragione è nemica della natura; e la
natura è grande, e la ragione è piccola. Altra prova
che la ragione è spesso nemica della natura, si cava dall'utilità (così per
la salute come per tutto il resto) della fatica a cui la natura ripugna e
così dalla ripugnanza della natura a cento altre cose o necessarie o
utilissime e però consigliate dalla ragione, e per lo contrario
dall'inclinazione della natura a moltissime altre o dannose o inutili o
proibite, illecite, e condannate dalla ragione{{: e la
natura spesso tende con questi appetiti a danneggiare e a distrugger se
stessa.}}