4. Non il Bello assolutamente, ma il vero, cioè l'imitazione della natura qualunque, è propriamente l'oggetto delle belle arti.
Not the Beautiful absolutely, but the true, i.e. any kind of imitation of nature, is the proper object of the fine arts.
2-3 e di nuovo 3[2,1] Non il Bello ma il Vero o sia l'imitazione della Natura
qualunque, si è l'oggetto delle Belle arti. Se fosse il Bello, piacerebbe più
quello che fosse più bello e così si andrebbe alla perfezion metafisica, la
quale in vece di piacere fa stomaco nelle arti. Non vale il dire che è il solo
bello dentro i limiti della natura, perchè questo stesso mostra che è
l'imitazione della natura dunque che fa il diletto delle belle {arti,} imperocchè se fosse il bello per se, vedesi che
dovrebbe come ho detto più piacere il maggior bello, e così più piacere la
descrizione di un bel mondo ideale che del nŕo[nostro.] E che non sia il solo bello naturale lo scopo delle B.
A.[Belle Arti] vedesi in tutti i poeti
specialmente in Omero, perchè se questo
fosse, avrebbe dovuto ogni gran poeta cercare il più gran bello naturale che si
potesse, dove Omero ha fatto Achille infinitamente men bello di
quello che potea farlo, e così gli Dei ec. e sarebbe maggior poeta Anacreonte che Omero. ec. e noi proviamo che ci piace più Achille che Enea ec. onde è falso anche che quello di Virgilio sia maggior poema ec. Passioni
morti tempeste ec. piacciono egregiamente benchè sian brutte per questo solo che
son bene imitate, e se è vero quel che dice il Parini nella Oraz. della poesia,
perchè l'uomo niente tanto odia quanto la noia, e però gli piace di veder
qualche novità ancorchè brutta. Tragedia. Commedia. Satira han per oggetto il
brutto ed è una mera quistion di nome il contrastar se questa {sia} poesia. Basta che tutti la intendono per poesia
Aristot. e Orazio singolarmente e che io dicendo poesia intendo
anche questi generi. {{V. Dati, pittori ed.
Siena 1795. p. 57.
66.}}
[3,4] Più ci diletterebbe una pianta o un animale veduto nel
vero che dipinto o in altro modo imitato, perchè non è possibile che nella
imitazione non resti niente a desiderare. Ma il contrario manifestamente
avviene: da che apparisce che il fonte del diletto nelle arti non è il bello, ma
l'imitazione.