[26,2] Che il Filicaja seguisse lo stile profetico (così
appunto dicevano quei due che ora citerò) lo
scrive anche il Redi nelle sue
lettere, e similmente del Guidi dice il Crescimbeni nella sua Vita che
quantunque paia come il Chiabrera,
aver bevuto ai fonti greci, nondimeno .. molto sembra aver preso
dall'Ebraico; talchè la sua apparenza ha assai più del Profetico che
del Pindarico,
*
27 e soggiunge che in un certo libro si dice di lui che
da alcune forme di Dante, e del Chiabrera accoppiate con certi modi
delle Orientali favelle ha preso il suo
stile.
*
E aggiunge egli {subito}: E questa senza fallo è la cagione, per la
quale vien dato al carattere del Guidi il pregio di nuovo nel nostro
Idioma.
*
E finalmente riferisce l'intenzione dello
stesso Guidi, intesa dalla di lui
stessa bocca da esso Crescimbeni, e
massime rispetto alla traduzione delle sei Omelie che il Guidi fece per lasciare a' posteri almeno in ombra l'imitazione
totale
*
del carattere profetico anche rispetto agli argomenti; cioè un genere di
Poesia sacra, che si vedesse trattata col gusto Davidico, e con
l'entusiasmo de' Profeti.
*