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91. Favola del pavone vergognoso delle sue zampe contraria a natura. Varietà del bello. Non v'ha bruttezza assoluta, non genere di animali che paia brutto a se stesso nè schifoso nè altro simile.

The fable of the peacock ashamed of its feet is contrary to nature. The variety of the beautiful. There is no absolute ugliness, nor a species of animals that seems ugly to itself, or disgusting and the like.

49

[49,1]   49 La fav.[favola] del pavone vergognoso delle sue zampe pecca d'inverisimile anzi d'impossibile, giacchè non ci può esser parte naturale {e comune} in verun genere d'animale, che a quello stesso genere non paia conveniente, e quando sia nel suo genere ben conformata non paia bella: giacchè la bellezza è convenienza, e questa è idea ingenita nella natura; quali cose però si convengano, questo è quello che varia nelle idee non solo dei diversi generi di animali, ma eziandio degl'individui di uno stesso genere, come negli uomini, agli Etiopi (per non uscire dalla bellezza del corpo) par bello il color nero, il naso camoscio, le labbra tumide, e brutti i contrari che a noi paion belli, e tra i bianchi questa e quella nazione si diversifica assaissimo nel valutar come bella questa o quella forma che all'altra nazione dispiacerà. Ma che la natura abbia fatto parte stabile ed essenziale di verun genere animalesco che a quello stesso genere paia brutta è impossibile, giacchè non è possibile che un genere non abbia nessuno cui stimi bello, e questo vediamo parimente nella specie, e le stesse differenze ch'io {ho} notate nei giudizi degli uomini provengono dalla differente forma loro come negli Etiopi, Lapponi, Selvaggi, isolani di cento figure ec. E le altre differenze, come nello stimar più l'occhio ceruleo che il nero, ec. versano non intorno a cose stabili e immutabili, ma, com'è chiaro da questo esempio, mutabili, e differenti in una stessa specie secondo gl'individui, giacchè altrimenti la natura avrebbe fatto una specie di bruttezza assoluta, se parendo bruttezza a noi, paresse anche a quel tal genere o specie. Ma la bruttezza assoluta ben noi ce la figuriamo che vedendo le zampacce del pavone, e parendoci sconvenienti al resto del suo corpo, non crediamo che possano parer belle {a nessuno animale,} ma il fatto non ista[istà] così, anzi al pavone parebbono brutte {nel proprio genere} quelle zampe più grosse {carnose} morbide ornate vestite ec. che a noi parrebbono più belle, e giudica brutto quello del suo genere (o specie che la vogliamo dire) che non ha le zampe perfettamente secche asciutte ec.

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