14. 8.bre 1820.
[276,1]
P. 51. capoverso 4. aggiungi. Nello
stesso modo io non chiamo malvagio propriamente colui che pecca (molti non
peccano per viltà, per ignoranza del male, per imperizia e mancanza d'arte
nell'eseguirlo, per impotenza fisica o morale o di circostanza, per torpidezza,
per abitudine, per vergogna, per interesse, per politica, per cento tali
ragioni), ma colui che pecca o peccherebbe senza rimorso. (14. 8.bre
1820.).