21. Giugno 1821.
[1201,2]
Alla p. 1114. verso
il fine. Il Forcellini ora fa derivare i continuativi
da' frequentativi, {+(come ductare da ductitare)} ora questi da quelli. I continuativi da'
frequentativi non derivano mai. Quanto ai frequentativi da' continuativi, io non
nego che talvolta non possano essere derivati dai participi o supini di questi
ultimi, cangiata l'a di detti participii o supini, in
i, secondo quello che abbiamo stabilito p. 1154. Nel qual caso i verbi
continuativi venivano a diventar positivi relativamente al frequentativo che se
ne formava. P. e. saltitare può forse {anche} venire da saltatus di
saltare, cambiata l'a in
i, ed essere frequentativo {o
diminutivo} non di salire, ma di saltare, cioè ballare. {+Infatti esso non vale saltellare, ma ballonzare o ballonzolare.}
{+Questo però, posto che talvolta
avvenga, avviene di rado, e la massima parte de' frequentativi derivano
immediatamente da' positivi, e sono affatto indipendenti da' continuativi
degli stessi verbi, o abbiano questi, o non abbiano continuativi. Ed è
curioso che il Forcellini bene spesso chiama p. e. cursare frequentativo di currere, e cursitare che cosa?
frequentativo di cursare. V. p. 2011.}
(21. Giugno 1821.).