27. Giugno 1821.
[1231,1]
Alla p. 1229.
E infatti gran parte, e forse la maggiore delle poesie straniere, riescono e
sono piuttosto trattati profondissimi di psicologia, d'ideologia ec. che poesia.
E quivi la filosofia nuoce e distrugge la poesia, e la poesia guasta e
pregiudica la filosofia. Tra questa e quella esiste una barriera insormontabile,
una nemicizia giurata e mortale, che non si può nè toglier di mezzo, e
riconciliare, nè dissimulare. E così dico proporzionatamente del resto della
bella letteratura, propriamente e veramente considerata. (27. Giugno
1821.).