20. Luglio 1821.
[1355,1] Una cosa è tanto più perfetta quanto le sue qualità
sono meglio ordinate al suo fine. Questa perfezione evidentemente relativa, si
può misurare, e paragonare anche con
perfezioni d'altri generi. Ma la maggiore o minor perfezione dei
diversi fini come si può misurare? come si possono comparare i diversi fini? Che
ragione assoluta, che norma comparativa esiste indipendentemente da checchessia,
per giudicare questo fine più perfetto o migliore di quello, fuori di un
medesimo sistema di fini? (Giacchè dentro un medesimo sistema, i fini subalterni
{si possono paragonare:} non sono {{però}} veramente fini, ma mezzi, e parti, e qualità
{{anch'essi}} del sistema) Come dunque si può
assolutamente giudicare della maggiore o minor perfezione astratta delle cose? E
come può sussistere un bene o un male assoluto, una bontà o bellezza assoluta, o
i loro contrari? (20. Luglio 1821.).