23. Luglio 1821.
[1378,1]
1378 L'animale assalito o in se stesso, o nelle cose
sue care massimamente, non fa i conti s'egli possa o non possa resistere, se la
resistenza gioverà o no, se gli torni meglio il cedere, se il pericolo sia
grande o piccolo, se le forze competano, se il resistere gli possa portare un
male maggiore ec. ma resiste immediatamente e combatte con tutte le sue forze,
ancorchè piccolissime contro grandissime. Disturbate i pulcinelli ad una
gallina, ed ella vi verrà sopra col becco e cogli artigli, e vi farà tutto il
male che saprà. Così facevano le antiche nazioni ancorchè piccolissime contro
grandissime, come ho detto altrove pp. 1004-1007. {+Similmente dico dei privati rispetto ai più forti o potenti ec.}
{+V. il Gelli, Circe, nel Dial. dove parla
della fortezza delle bestie, e il Segneri
Incredulo dove parla
delle loro guerre.} È vergognoso che il calcolo ci renda
meno magnanimi, meno coraggiosi delle bestie. Da ciò si può vedere quanto la
grand'arte del computare, sì propria de' nostri tempi, giovi e promuova la
grandezza delle cose, delle azioni, della vita, degli avvenimenti, degli animi,
dell'uomo. (23. Luglio 1821.).