5. Sett. 1821.
[1632,1] Si suol dire che tutte le cose, tutte le verità
hanno due facce {diverse o contrarie,} anzi infinite.
Non c'è verità che prendendo l'argomento più o meno da lungi, e camminando per
una strada più o meno nuova, non si possa dimostrar falsa con evidenza ec. ec.
ec. Quest'osservazione (che puoi molto specificare ed estendere) non prova ella
che nessuna verità nè falsità è assoluta, neppure in ordine al nostro modo di
vedere e di ragionare, neppur dentro i limiti della concezione e ragione umana?
(5. Sett. 1821.). {{V. p. 1655. fine.}}