16. Sett. 1821.
[1714,1] Quando l'uomo è in un certo abito di pensare e
riflettere, il che avviene perch'egli ha pensato e riflettuto, per qualunque
ragione, ogni menomo accidente e sensazione della giornata, anche
disparatissime, lo muovono a riflettere. Cessato quest'abito, dirò così,
attuale, anche senza notabile cagione, come spesso accade, (e basta il sonno
della notte a distorne l'uomo pel dì seguente) e massime, se per qualunque
motivo, s'è contratto un leggero ed effimero abito di distrazione, le più gravi
circostanze della vita, e le più straordinarie sensazioni, non bastano bene
spesso a promuovere la riflessione. Molto
1715 più
notabile è questo effetto e differenza, ne' differenti, ma più radicati abiti di
distrazione o di riflessione, che una stessa persona contrae vicendevolmente e
perde; e anche più nelle diverse persone, benchè d'ingegno ugualissimamente
capace. (16. Sett. 1821.).