9. Agosto 1820.
[203,2] L'affettazione nuoce anche alla maraviglia, capital
cagione del diletto nelle arti. Primieramente il conoscere il proposito toglie
204 la sorpresa. Poi, e questo è il principale, non
vedi {somma} difficoltà in una figura somigliantissima
al vero, ma stentata. Oltre che lo stento detrae al vero, perchè non appartiene
al vero se non la naturalezza, non è maraviglia, che con fatica ti sia riuscito,
quello che volevi. E non è maraviglia che tu facci una cosa volendo, come che tu
la facci, senza che gli altri si accorgono che tu l'abbi voluto. E non è
difficile il fare una cosa difficile, difficilmente, ma in modo che paia facile.
Così c'è il contrasto fra la nota difficoltà della cosa, e l'apparente
difficoltà del modo. L'affettazione toglie il contrasto ec. ec. V. se vuoi Montesquieu, Essai sur le
goût. Amsterdam 1781. du je ne sais quoi. p. 396.-397. (9.
Agosto 1820.).