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13. Nov. 1821.

[2079,2]  Les écrivains français ont besoin d'animer et de colorer leur style par toutes les hardiesses qu'un sentiment naturel peut leur inspirer, tandis que les Allemands, au contraire, gagnent à se restreindre. La réserve ne sauroit détruire en eux l'originalité; ils ne courent risque de la perdre que par l'excés[l'excès] même de l'abondance. * (De l'Allemagne. t. 1. 2. part. ch. 9. p. 244.)  2080 Ciò non vuol dir altro se non che la lingua tedesca non è ancora abbastanza formata; e perciò solo le sue ricchezze e facoltà non hanno limiti, tutto ciò ch'è possibile in fatto di lingua, è possibile a lei, e tutto ciò ch'è possibile a tutte le lingue insieme, ed a ciascuna separatamente; ell'è come una pasta molle suscettibile d'ogni figura, {{d'ogni impronta,}} e di cangiarla a piacere di chi la maneggia; simile appunto al fanciullo prima dell'educazione, il quale è suscettibile d'ogni sorta di caratteri e di facoltà, e non si può ancor dire qual sia precisamente la sua indole, a quali facoltà la natura l'abbia disposto, perciocchè la natura include in ciascun individuo delle disposizioni maggiori o minori bensì, ma per qualunque indole e facoltà possibile.
[2080,1]  A queste considerazioni appartiene ciò che l'autrice ha detto immediatamente prima. Les dialectes germaniques ont pour origine une langue mère, dans laquelle ils puisent tous. Cette source commune renouvelle et multiplie  2081 les expressions d'une façon toujours conforme au génie des peuples. Les nations d'origine latine ne s'enrichissent pour ainsi dire que par l'extérieur; elles doivent avoir recours aux langues mortes, aux richesses pétrifiées pour étendre leur empire. Il est donc naturel que les innovations en fait de mots leur plaisent moins qu'aux nations qui font sortir les rejetons d'une tige toujours vivante. * - La lingua madre delle teutoniche moderne, non è più viva della latina. Ma la differenza è che la latina fu formata e determinata, l'antica teutonica no. Quella visse ed è morta, questa non è morta, perchè non è, si può dire, vissuta. La forma certa della lingua latina influisce sempre più o meno sulle sue figlie. Quando queste nacquero, benchè nuove, {e non formate} contenevano in se stesse un non so che di vecchio {e di formato,} e questo vecchio {e questo formato} era morto. {+Quindi sempre un non so che di gêne nelle nostre lingue, se si paragonano all'infinita libertà e potenza della tedesca e della greca.} La madre  2082 delle moderne teutoniche non essendo mai stata formata, si può dire che appena sia madre; si può dire che le sue figlie non sieno figlie, ma una continuazione di lei, una formazione e determinazione di essa, che non avea mai ricevuto forma ec. Ella dunque ancor vive; e le lingue moderne teutoniche derivano dall'antico senza interruzione, senza una intermedia rinnovazione totale di forme, che pone quasi un muro di separazione fra le lingue meridionali e le loro antiche sorgenti. La lingua antica teutonica si presta dunque al moderno come si vuole; e la radice delle sue figlie ancor vive, perch'ella non ebbe mai una tal forma che la determinasse e circoscrivesse e attaccasse inseparabilmente al tempo suo, ad un carattere di una tal età, all'indole antica ec. {+e la diversificasse dalla lingua di un altro tempo, per derivata ch'ella fosse da lei, e simile a lei, e debitrice a lei ec.} L'ebbe bensì la latina, ed ella è morta col carattere e le circostanze di quei tempi a' quali fu attaccata, ne' quali ricevè piena forma, e determinazione.  2083 Non l'ebbe la greca, ed ella perciò si rassomiglia sommamente alla tedesca, ma solo per queste circostanze e qualità esteriori, non già per le qualità intrinseche, le quali sono tanto diverse, quanto il carattere meridionale dal settentrionale. {+E perciò sarebbe sciocco il credere che il carattere della lingua tedesca somigliasse a quello della greca sostanzialmente. Bisognerebbe veder tutte due queste lingue ben formate, e allora la discrepanza dell'indole, sarebbe somma.} Bensì, stante la detta conformità esteriore, la lingua tedesca è adattabile a tutte le qualità intrinseche e proprie della lingua greca; ma non senza perdere la sua natura, il suo spirito e gusto nativo, la sua originalità. Lo sarebbe nè più nè meno anche la greca rispetto alla tedesca.
[2083,1]  L'antico teutonico dunque non si può diversificare dal moderno tedesco, nè considerar questo e quello come due individui, ma come un solo, anticamente fanciullo, oggi adulto. Dove che l'italiano p. e. e il latino sono due individui parimente maturi, e diversi l'uno dall'altro. Tutto ciò non prova l'adattabilità e conformabilità particolare della lingua tedesca, ma la conformabilità comune a tutte le  2084 lingue non mai state formate, e la fecondità comune a tutte le lingue la cui origine non si può fissare a cinque o sei secoli addietro, come dell'italiana, ma si perde nella caligine dei tempi. Perciò la lingua tedesca ha ancora e potrà avere, finchè non riceverà perfetta forma, indole tanto moderna quanto antica, o piuttosto nè l'una nè l'altra; a differenza dell'inglese che è pur sua sorella carnale, ma che per diverse circostanze, ha ricevuto maggior forma e determinazione, e proprietà. La lingua ebraica se oggi si continuasse a scrivere, sarebbe nel caso della tedesca, e ci fu veramente negli scritti de' rabbini, i quali sono veramente ebraici, sebbene tanto abbiano affare coll'antico ebraico, quanto il tedesco coll'antico teutonico, il quale appena si conosce. Laddove nè gli scritti latini de' bassi tempi, nè gl'italiani, sono o furono latini perchè il latino ricevè una forma certa e determinata,  2085 fuor della quale non v'è latinità. Ma v'è sempre teutonicità ed ebraicità fuor dell'antico teutonico ed ebraico, che non furono mai formati nè circoscritti, in modo che si potesse dire, questa frase ec. non è teutonica. Così proporzionatamente discorrete del greco, la cui libertà a differenza del latino, nacque indubitatamente dalla differenza delle circostanze sociali e politiche, e dalla molta maggior quantità di tempo in cui la lingua greca fiorì per iscrittori ottimi e sommi, non come linguisti, ma come scrittori. (13. Nov. 1821.).