25. Agosto 1820.
[225,1] La sola cosa che deve mostrare il poeta è di non
capire l'effetto che dovra{nno} produrre in chi legge,
le suoi[sue] immagini, descrizioni, affetti ec.
Così l'oratore, e ogni scrittore di bella letteratura, e si può dir quasi in
genere, ogni scrittore. Il ne paraît
point chercher à vous attendrir:,
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dice di Demostene il Card. Maury
Discours sur l'Éloquence, écoutez-le
cependant, et il vous fera pleurer par réflexion.
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E quantunque anche la disinvoltura possa essere affettata, e da ciò guasta,
tuttavia possiamo dire iperbolicamente, che se veruna affettazione è permessa
allo scrittore, non è altra che questa di non accorgersi nè prevedere i begli
effetti che le sue parole faranno in chi leggerà, o ascolterà, e di non aver
volontà nè scopo nessuno, eccetto quello ch'è manifesto e naturale, di narrare,
di celebrare, compiangere ec. Laonde è veramente miserabile {e barbaro} quell'uso moderno di tramezzare tutta la scrittura o
poesia di segnetti e
226 lineette, e punti ammirativi
doppi, tripli, ec. Tutto il Corsaro di Lord Byron (parlo della traduzione non so
del testo nè delle altre sue opere) è tramezzato di lineette, non solo tra
periodo e periodo, ma tra frase e frase, anzi spessissimo la stessa frase è
spezzata, e il sostantivo è diviso dall'aggettivo con queste lineette (poco
manca che le stesse parole non siano così divise), le quali ci dicono a ogni
tratto come il ciarlatano che fa veder qualche bella cosa; fate attenzione, avvertite che questo che viene è un bel pezzo,
osservate questo epiteto ch'è notabile, fermatevi sopra questa
espressione, ponete mente a questa immagine ec. ec. cosa che fa
dispetto al lettore, il quale quanto più si vede obbligato a fare avvertenza,
tanto più vorrebbe trascurare, e quanto più quella cosa gli si dà per bella,
tanto più desidera di trovarla brutta, e finalmente non fa nessun caso di quella
segnatura, e legge alla distesa, come non ci fosse. Lascio l'incredibile,
continuo e manifestissimo stento con cui il povero Lord suda e si affatica
perchè ogni minima frase, ogni minimo aggiunto sia originale e nuovo, e non ci
sia cosa tanti milioni di volte detta, ch'egli non la ridica in un altro modo,
affettazione più chiara del sole, che disgusta eccessivamente, e oltracciò
stanca per l'uniformità, e per la continua fatica dell'intelletto necessaria a
capire quella studiatissima oscurissima e perenne originalità. (25. Agosto
1820.).