5. Settembre 1820.
[230,2]
Intertenere è composto di una preposizione totalmente
latina inter, che gl'italiani dicono tra, onde trattenere ch'è
quasi una traduzione d'intertenere. E come trattenere manifesta origine italiana, così l'altro
verbo si dimostra palesemente per derivato dal latino a noi, non essendo
verisimile che gli antichi italiani inventassero una parola di questa forma. Interporre, intercedere, interregno, sono parimente derivate dall'antico
latino.
[231,1]
231
Ἔλεγε δὲ
*
(Socrate) καὶ ἓν μόνον ἀγαθὸν εἶναι, τὴν ἐπιστήμην· καὶ ἓν μόνον
κακὸν, τὴν ἀμαθίαν
*
dice il Laer. in Socr. l. 2. segm. 31. Oggidì
possiamo dire tutto l'opposto, e questa considerazione può servire a definire la
differenza che passa tra l'antica e la moderna sapienza.
[231,2]
Omero e Dante per l'età loro seppero moltissime cose, e più di
quelle che sappiano la massima parte degli uomini colti d'oggidì, non solo in
proporzione dei tempi, ma anche assolutamente. Bisogna distinguere la cognizione
materiale dalla filosofica, la cognizione fisica dalla matematica, la cognizione
degli effetti dalla cognizione delle cause. Quella è necessaria alla fecondità e
varietà dell'immaginativa, alla proprietà verità evidenza ed efficacia
dell'imitazione. Questa non può fare che non pregiudichi al poeta. Allora giova
sommamente al poeta l'erudizione, quando l'ignoranza delle cause, concede al
poeta, non solamente rispetto agli altri ma anche a se stesso, l'attribuire gli
effetti che vede o conosce, alle cagioni che si figura la sua fantasia.
(5. Settembre 1820.).