12. Gen. 1822.
[2346,1] Dell'uso invalso fra i latini fino da antichissimi
tempi di contrarre i participii passati di moltissimi verbi, tanto che questi
participii nella buona latinità non si trovano più se non contratti, come lectus, e non mai legitus
ec., e non solo nella buona, ma in qualunque o anteriore o posteriore latinità,
non si trovano più i veri e regolari participii, ma solo i loro vestigii ne
scopre l'erudito; v. p. 1153. capoverso
ult. ec..
[2347,1]
2347 Se dunque assai volte si trovano nella lingua
italiana, o spagnola o francese altri tali participii contratti, che nella buona
latinità, non si trovano se non distesi, non perciò si debbono credere
recentemente corrotti, ma così venuti dal volgare latino, vedendo che tale fu
l'antichissimo costume di quella lingua, prevaluto anche negli ottimi scrittori
in riguardo a molti altri participii dello stesso genere. E molti infatti di
questi participii che l'uso italiano ec. contrae, e che gli scrittori latini non
solevano contrarre, si trovano nondimeno contratti allo stesso modo de' moderni,
in altri scrittori latini, ne' poeti, e soprattutto ne' più antichi, nova prova
di ciò ch'io dico. P. e. posto dicono gl'italiani, e
puesto gli spagnuoli, per quello che i latini
sogliono scrivere positus. Ma voi troverete postus ne' frammenti di Ennio, in Lucrezio, in Silio. (Forcell. Positus, a,
um, in fine.) Troverete repostus
(riposto) in Orazio ec. Compostus (composto, compuesto) in Virgilio
Eneide. 1.
249. ed altri de' quali v. il
Forcell. Anzi questa forma pare
2348 più
antica dell'altra, e propria degli antichi latini, ed ha sapore antico, e
nondimeno si trova, come vedi, anche in Virgilio ec. e nondimeno vive nelle lingue moderne; segno ch'ella fu
propria continuamente del conservatore dell'antichità, dico il volgare. E credo
che la troverai anche assai spesso nelle iscrizioni di qualunque tempo, che
erano o composte o incise da uomini volgari, nelle medaglie, ne' latino-barbari
ec. de' quali v. il
Glossar.
(12. Gen. 1822.).