6. Maggio 1822.
[2420,1] Il punto d'onore (come dicono gli spagnuoli) fu
conosciuto egualmente dagli antichi e dai moderni, e quasi da tutte le società,
benchè poco o
2421 niente civili, in qualunque tempo,
come anche da' Messicani, anche da' selvaggi. Ed è naturale all'uomo posto in
relazione cogli uomini. Tuttavia in questo punto gli antichi differiscono dai
moderni, e i selvaggi dai civili, infinitamente, e l'utilità del punto d'onore
che fra gli antichi e i selvaggi era somma, fra i moderni e civili è nulla o
quasi nulla, o anche il contrario dell'utilità. Le ragioni eccole.
[2421,1] Il punto d'onore è una delle tante illusioni
dell'uomo sociale, ed è tutto riposto nell'opinione. Or questa opinione (giacchè
nella sostanza e verità delle cose esso non è nulla) può esser più o meno utile,
ed esser utile o disutile secondo primieramente in quali cose ella ripone il
punto d'onore (e questo è già chiaro), poi secondo il genere intrinseco di
quest'onore per se, e la sua maggiore o minor grandezza, e la sua diversa
qualità, e il suo peso specifico, indipendemente[indipendentemente] dagli oggetti sui quali si esercita, o da' quali
deriva.
[2421,2] Paragoniamo ora gli antichi ai moderni, e in questo
paragone saranno inclusi anche i
2422 selvaggi e i
civili, mettendo quelli per gli antichi, e i civili in luogo de' moderni. Per
punto di onore quei due parenti o amici di Leonida (vedi meglio la storia) alle
Termopile, ricusarono l'ambasciata che questi proponeva
loro di fare, {e} dicendo ch'erano quivi per
combattere, e non per portar lettere, restarono, e morirono coi loro compagni in
difesa della patria, essendo già certi di non potere scampar la morte, quando
fossero rimasti. Per punto d'onore quel giovane offeso pubblicamente da un
altro, lo sforza a combattere colla spada, e mette a rischio la propria vita, e
quella eziandio d'un amico intrinseco e carissimo, che inavvertentemente, o per
un accesso di passione l'abbia ingiuriato.
[2422,1] Qui sono da considerar tre cose. 1. La forza del
punto d'onore, e la necessità ch'egli impone. Questa è uguale in tutti e due i
casi: perchè nell'uno e nell'altro l'infamia (secondo l'opinione ch'è il solo
fondamento del punto d'onore) sarebbe stata la pena di quei due greci, e di
questo giovane, se avessero contravvenuto alle leggi del punto d'onore. Sicchè
questa forza (notate bene) non è niente scemata da'
2423 tempi antichissimi in qua, se non forse nell'estensione, cioè in quanto ella
opera in minor numero di persone. Ma in quelli in cui opera ell'è dello stesso
valore.
[2423,1] 2. L'utilità del punto d'onore ne' due casi. Questa
è chiaro che nel primo caso è somma, nel secondo è nulla, anzi in luogo suo v'ha
una grandissima disutilità, e danno.
[2423,2] 3. La grandezza e la qualità di quest'onore, ossia
la natura di quell'idea che l'uomo se ne forma. Questa si può vedere
considerando che il premio di quei due greci per aver osservato le leggi del
punto d'onore, furono il rispetto e l'invidia portata dai loro concittadini ai
loro {parenti;} la sepoltura pubblica; gli onori
piuttosto festivi che funebri renduti alla loro memoria; gl'inni e i cantici de'
poeti e dei musici per tutta la Grecia, e quindi per
sempre nelle altre nazioni civili; la ricordanza eterna delle storie patrie e
forestiere; l'immortalità in somma, non solo presso i greci, ma presso tutti gli
altri popoli colti, fino a oggidì. Il premio di quel giovane duellatore è la
stima di pochi giovanastri suoi pari, d'una società di Caffè,
2424 o per dir molto, degli scioperati d'una provincia; e bene spesso
la carcere, o l'esilio volontario, la confisca dei beni ec.
[2424,1] In somma, considerando attentamente, si vede che
l'onore antico, {anche} in quanto era oggetto del punto
d'onore, non si differenziava dalla gloria, e da una gloria riconosciuta da
tutti per tale; laddove il moderno in molti casi, e presso molta, e (per lo più)
la miglior parte della società, non si differenzia dall'infamia. Questa è la più
notabile ed importante diversità che passa fra l'onore antico e il moderno; che
quello era gloria, e questo, per dir poco, è nulla.
[2424,2] La qual differenza si può vedere anche nelle cose,
dove il punto d'onore moderno sarebbe utile, non altrimenti che l'antico. Che
gloria, che immortalità si guadagna, che entusiasmo commove un uffiziale che per
punto d'onore, tien fermo in un posto pericolosissimo, o vi resta morto? Si può
veramente dire che l'onor moderno è tutto opinione, e più opinione di quel che
lo fosse l'antico. Giacchè l'onor moderno sebbene riconosciuto da molti, sta
tutto nell'opinione
2425 individuale di ciascuno per
se, e dopo ch'egli n'ha osservato le leggi, anche con suo sommo sacrificio,
nessuno onore gliene viene, neanche dall'opinione degli altri, che lo dispensa.
Come quegli atti secreti di virtù, quelle buone opere di pensiero, che in questo
mondo non son premiate se non dalla propria coscienza. Tutto l'opposto succedea
fra gli antichi.
[2425,1] Era punto d'onore nelle truppe spartane il ritornare
{ciascuno} col proprio scudo. Circostanza
materiale, ma utilissima e moralissima nell'applicazione, non potendosi
conservare il loro scudo amplissimo (tanto che vi capiva la persona distesa),
senza il coraggio di far testa, e di non darsi mai alla fuga, che un tale scudo
avrebbe impedita. (6. Maggio 1822.).