24. Giugno. dì del Battista. 1822.
[2493,1] Nè il titolo di filosofo nè verun altro simile è
tale che l'uomo se ne debba pregiare, nemmeno fra se stesso. L'unico titolo
conveniente all'uomo, e del quale egli s'avrebbe a pregiare, si è quello di
uomo. E questo titolo porterebbe che chi meritasse di portarlo, dovesse esser
uomo vero, cioè secondo natura. In questo modo {e con questa
condizione} il nome d'uomo è veramente da pregiarsene, vedendo ch'egli
è la principale opera della natura terrestre, o sia del nostro pianeta, ec.
(24. Giugno. dì del Battista. 1822.).