4. Agosto. 1822.
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Alla p. 2581.
marg. Fra le lingue antiche, la greca non solo ebbe infiniti scrittori
prima della sua grammatica, ma prima ancora d'ogni grammatica conosciuta. Quindi
la sua inesauribile ricchezza, e la sua assoluta onnipotenza. La lingua latina
per
2593 verità non dico che avesse vocabolari (sebbene
ebbe forse parecchie nomenclature ec. come la greca col tempo ebbe i suoi libri
{detti} ᾽Αττικισταί ec. ec.), e certo ebbe parecchi
scrittori anteriori alla sua grammatica (fra' quali se vogliamo porre Cicerone, sarà certo che questi furono i
migliori), ma la grammatica essa già l'aveva in quella della lingua greca,
studiando la qual lingua per principii e nelle scuole ec. (cosa che i greci non
avevano mai fatto con altra lingua del mondo) necessariamente {i latini} imparavano le regole universali della
grammatica e l'analisi esatta del linguaggio, e applicavano tutto ciò alla
lingua loro: lasciando star gl'infiniti libri di grammatica greca che già
s'avevano dal tempo de' Tolomei in
giù. Quindi la lingua latina, per antica, riuscì meno libera e meno varia d'ogni
altra. Laddove la lingua italiana scritta primieramente da tanti che nulla
sapevano dell'analisi del linguaggio (poco o nulla studiando altra lingua {e grammatica,} come sarebbe {stata} la latina), venne, per lingua moderna, similissima di
ricchezza e d'onnipotenza alla greca. La lingua tedesca ha veramente
2594 grammatica, ma non so quanto sia rispettata dagli
scrittori tedeschi; ovvero le eccezioni superando le regole, queste vengono ad
essere illusorie, e il grammatico non può far altro ch'andar qua e là dietro chi
scrive, per vedere e notar come scrivono. Di più ella non ha vocabolario
riconosciuto per autorevole, e questo in una lingua moderna è una gran cosa
conducentissima alla ricchezza, potenza, libertà della lingua. (4. Agosto.
1822.).