22. Dic. 1822.
[2660,1]
Cic.
de rep. l. 3. c. 8-20. p. 230-48.
sotto la persona di L. Furio Filo
disputa contro la giustizia, e dimostra la non esistenza della legge naturale, e
reca in mezzo le varietà e discordanze de' costumi e delle leggi presso i
diversi popoli, e de' giudizi degli uomini e de' vari secoli intorno al retto e
al giusto, e a' loro contrarii. Degna d'esser letta è questa disputazione,
massime per ciò che riguarda i vari e ripugnanti giudizi delle antiche nazioni
circa il così detto diritto naturale e universale, o idea innata del giusto e
del bene. E cita il Mai (nella 3. nota della
p. 232.) sopra questo proposito S.
Girolamo in Jovin. II.
7. sqq. Sesto Empirico
III. 24. et contra eth. 190.
seqq.
*
ed Erodoto
III. 38.
*
quos auctores haud paenitendo cum
fructu ii legent qui naturali civilique historiae
student.
*
(22. Dic. 1822.).