26. Giugno. 1823.
[2823,1] È notabile come il nostro volgo e il nostro discorso
familiare conservi ancora l'esattissima etimologia e proprietà de' verbi stupeo, stupesco, {stupefacio, stupefio,} ec. che diciamo anche stupire, stupefare, stupefarsi. In luogo de' quali verbi diciamo
sovente restare, o rimanere
o divenire o diventare
di stoppa per grandemente
maravigliarsi che sono precisissimamente il significato proprio e
l'intenzione metaforica de' predetti verbi latini.
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Così penso assolutamente io, sebbene altri li derivano da stipes, e forse niuno ha pensato di derivarli da stuppa, che anche si dice stupa. Il che
forse è avvenuto perchè non dovettero sapere o avvertire quella nostra frase
familiare che ho notata. Che se in alcuni mss. si trova anche stipeo ed obstipeo, ciò non
vale, perchè stupa si disse anticamente stipa, secondo Servio, {che lo} deriva da stipare. {Potrebbe anche esser la
stessa voce che} στύπη da στύϕω.
{Chi sa che lo stesso stipare
non venga appunto da στύϕω piuttosto che da στείβω? V. Forcellini in stipa, stipo, stuppa
ec. Certo s'egli ha che fare con stupa o
stipa, esso viene da questa voce, e non al
contrario come vuol Servio.}
È[E] l'υ greco, siccome ho detto più volte p. 1277 cambiasi nel latino ora in i ora in
u, e queste due vocali i
ed u si scambiano sovente fra loro e nel latino e
nelle altre lingue, come ho pur detto altrove p. 1277
pp. 2152-53
p.
2813: ed osservate infatti che {l'u} francese e bergamasco, e l'υ greco, è
appunto un misto e quasi un composto d'ambedue queste vocali i ed u, e non si sa a qual
più delle due rassomigliarlo; onde si vede quanto elle sieno affini e simili ed
amiche tra loro, che s'accozzano insieme a fare (sulla bocca di molti e diversi
popoli) una sola vocale, dove niuna delle due viene a prevalere. Quindi
s'argomenti quanto è facile che queste due vocali si scambino l'una coll'altra
nella pronunzia
2825 umana, anche in uno stesso tempo e
popolo, non chè in diversi tempi e nazioni e climi. {+Simulare da similis, onde anche similare, e
noi simigliare e somigliare. assimulare e assimilare. maximus, optimus e maxumus, optumus. amantissimus e
amantissumus. V. Perticari
Apolog. di
Dante p. 156. cap. 16. verso il fine. lubens, decumus, reciperare e recuperare,
carnufex.}
(26. Giugno. 1823.).
