27. Luglio. 1823.
[3052,1]
Alla p. 3040.
Qua io credo che si debba riferire il verbo posare
(franc. poser onde déposer,
{+opposer, supposer, composer,
apposer, disposer, exposer, proposer, imposer ec. ec.}) in
quanto ei significa por
giù, deporre, con tutti i
suoi derivati ec. in questo senso. Che riposare e posare per quiescere vengano
da pausa
pausare ec. (e così il franc. reposer ec.) l'ho detto in altro luogo pp. 2627-28, lo
dimostra l'uso del verbo pausare ec. ec. nel Glossar.
Cang. e va
bene. Ma che posare, poser,
déposer per deporre,
vengano da pausare, non da ponere, e non siano quindi affatto diversi da posare ec. per quiescere, benchè suonino
allo stesso modo; non posso in alcun modo persuadermelo, benchè trovi nel Gloss.
un esempio dove pausare sta per deporre. Io credo che sia sbaglio di copista {+(o dello stesso autore, ignorante,
come tutti allora erano, della lingua stessa barbara)} che
ha scritto l'au per l'o,
sillabe solite a confondersi, massime ne' bassi tempi, e massime avendovi un
altro verbo similissimo, cioè pausare
3053 per riposare, a cui
l'au veramente conveniva. Posare per deporre dee certo venire da positus, contratto in posus,
come visitus - visus, pinsitus - pinsus, pisitus - pisus, onde viser, pisare. Da positus non contratto, viene depositare
{e lo spagn. depositar,} di
cui pure ho parlato altrove p. 1142. (27. Luglio.
1823.). {{V. qui sotto.}}